Giulio Tarro: «Chi ha consigliato a Conte di prorogare uno stato d’emergenza che non esiste?»

Si va verso la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre. E di conseguenza dello smart working, per dipendenti pubblici e privati ancora chiusi a casa. «Ragionevolmente, ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio”, ha ammesso il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine del test di sollevamento delle paratoie del Mose a Venezia. «Lo stato di emergenza serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione».

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Poi, in serata, un parziale dietrofront: «Non ho detto oggi che il Governo ha deciso di prorogare lo stato d’emergenza. Ho anticipato quella che potrebbe essere una proposta che valuteremo tutti insieme. Questa proposta non significherebbe che la curva epidemiologica ci sta sfuggendo dal controllo, piuttosto ci consentirebbe di continuare a monitorare la curva epidemiologica e intervenire laddove necessario», ha detto Conte parlando con i giornalisti a L’Aja, in Olanda, dove si è recato per un incontro con il premier Mark Rutte.

C’è però chi ha criticato questa (ipotetica) decisione di Giuseppe Conte. È il caso di Giulio Tarro, virologo di fama mondiale che ha sempre sostenuto che il coronavirus sia stato sfruttato per motivi politici per giustificare un regime di diritto speciale e conservare posizioni di potere lontane dal consenso popolare. Giulio Tarro ha pubblicato un tweet polemico: «Vorrei sapere da virologo nomi e cognomi degli esperti che hanno consigliato a Conte di prolungare uno stato di emergenza epidemiologica che non esiste, che è solo una invenzione a scopi politici», ha scritto il virologo sul social network, taggando tra gli altri Vittorio Sgarbi e Luca Telese.

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/GIULIO TARRO]

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