Chi è il dottor Shiva e perché non ha senso fidarsi delle sue teorie complottiste sul Coronavirus

16/04/2020 di Enzo Boldi

Con l’esplosione della pandemia globale, ecco che emergono i famosi personaggi in cerca d’autore raccontati da Luigi Pirandello. Vedendo quel che circola sui social e nelle chat, però, sono più dei sei narrati dallo scrittore siciliano. L’ultimo di una lunga serie risponde al nome del Dottor Shiva Ayyadurai che si è ritagliato, a suon di teorie complottiste e bufale già smentite, un posto nella hall of fame di questa crisi sanitaria a livello globale.

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Da diversi giorni, infatti, circola in tutta Italia (dopo aver avuto un grande appeal negli Stati Uniti) un’intervista a ‘The Next News Network’ in cui il dottor Shiva, scienziato e businessman di origini indiane ma trapiantato da anni negli Usa, che ha parlato del Coronavirus come di un complotto dei cosiddetti ‘poteri forti’ per obbligare l’intero Mondo a un vaccino. Insomma, le teorie della cospirazione che tanto intrigano e appassionano molte persone alla ricerca di una verità che vada al di là delle narrazioni del mainstream.

Parole forti quelle del dottor Shiva che fa nomi e cognomi: da Hilary Clinton a Bill Gates passando per Big Pharma e Anthony Fauci. Tutti questi soggetti farebbero parte di un deep state che starebbero puntando a trarre profitto dalla situazione imponendo il vaccino obbligatorio per l’intero mondo.

Il dottor Shiva e le sue teorie del complotto

La sua narrazione è affascinante, anche se non trova alcun riscontro nel mondo reale. Ma per capire chi sia questo dottor Shiva occorre fare qualche passo indietro. Come spiega Bufale.net, lo scienziato è stato già al centro di diverse discussioni per aver sostenuto – e continua a farlo – che basta una cura a base di vitamina C per superare il Coronavirus. Teoria già smentita anche dalle stesse aziende produttrici (oltre che da medici qualificati). Lo stesso scienziato indiano-americano aveva suggerito a Donald Trump che non fosse necessaria alcuna misura di contenimento e nessun lockdown. Il tutto gli ha consentito anche di ottenere un paragrafo sulla sua pagina Wikipedia dal titolo: ‘Disinformazione Covid-19’. Insomma, non proprio una medaglia sul curriculum

Le storie del passato

Se non bastasse quel che sta accadendo negli ultimi tempi, occorre fare un altro passo indietro. Il dottor Shiva, infatti, era finito al centro delle polemiche per essersi attribuito la paternità dell’invenzione della posta elettronica. La realtà, però, parla di studi e documenti sulla creazione della famosa ‘e-mail’ ben dieci anni prima e non furono effettuati da lui. Insomma, un personaggio controverso a cui non pare il caso di affidarsi.

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