Qualcuno è riuscito a fare la domanda INPS, dubbi sull’ordine cronologico chiariti
01/04/2020 di Ilaria Roncone
Chi ben inizia è già a metà dell’opera. O così dicono. Fare la domanda per i 600 euro – aumentati a 800 per le partite iva che provano la reale difficoltà che stanno riscontrando – sembra essere davvero difficile. Già nelle prime ore del mattino su Twitter #INPS è tra i primi hashtag in tendenza, destinato sicuramente a salire. Sicuramente l’uscita di ieri sera dell’INPS, che prima ha parlato di ordine cronologico e poi ha smentito, non aiuta a mantenere la calma e a non creare confusione in merito.
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Via alle richieste, dubbi sul criterio cronologico
Se fino a ieri sera non c’erano dubbi sull’assenza del criterio cronologico – ovvero chi prima arriva meglio alloggia – l’INPS ha pensato bene di fare quello che in molti hanno definito lo scherzo del primo aprile. L’istituto di previdenza, infatti, ha avvertito tramite un testo pubblicato sulla pagina ufficiale del sito che «in ragione di quanto sopra, l’Inps riconosce l’indennità in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande», facendo riferimento ai limiti complessivi della spesa indicati dal decreto Cura Italia. Se già prima i criteri non erano stati precisati, dopo questa uscita la confusione è diventata ancora maggiore. In serata Tridico, presidente dell’INPS ha affermato che «si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla homepage».
Il clickday INPS per i 600 euro è cominciato
A prescindere da quello che Tridico abbia o meno detto e dall’ordine cronologico valido o meno – questione che andrebbe ormai esclusa, visto le parole del presidente – il clickday è cominciato. La posizione di #INPS tra i trend di Twitter svela che moltissimi riscontrano errori di ogni tipo, con il sito dell’INPS intasato e incapace di reggere il traffico. Tantissimi non riescono ad accedere alla procedura ma ci sono pochi che possono testimoniare che, come si dice, “uno su mille ce la fa”. C’è chi afferma di essere riuscito e domanda se la ricevuta vada stampata, affermazione che regala una consapevolezza in più a chi ancora non ce l’ha fatta. Ci sara una ricevuta da stampare. Prima che ci arriviate, buon clickday a tutti quanti.
(Foto copertina dal sito dell’INPS)