Il dl rilancio diventa dl rimando

24/06/2020 di Enzo Boldi

Tic toc. ‘Il tempo va, passano le ore’, mentre tutto sembra essere immobile. E così accade che oggi, 24 giugno 2020, il testo del dl Rilancio non sia ancora arrivato sul tavolo della Commissione Bilancio alla Camera. Un passo fondamentale che, però, sembra farsi desiderare. Nella speranza che non sia un amore disilluso con il fine corsa nella friendzone. Perché di parole ne sono state dette tante, da molti. A partire dalle iniziative iniziali, passando per gli oltre 40 emendamenti già depositati. E più passa il tempo, più arrivano rinvii. Il nuovo nome potrebbe essere dl ritardo.

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Secondo i piani iniziali del governo, infatti, il testo del dl rilancio sarebbe dovuto arrivare sui tavoli della Commissione Bilancio alla Camera – per un’analisi e una discussione prima del rinvio al Parlamento – proprio oggi: 24 giugno. Quella data è stata – come evidente – scavallata e sostituita con quella di lunedì 29 maggio. Ma, a quanto pare, neanche la festa dei santi Pietro e Paolo – patroni di Roma – sarà il giorno giusto affinché tutto ciò avvenga. Ed ecco che arriva quel mese di «luglio col bene che ti voglio» sperando che, a differenza di quanto cantava Riccardo Del Turco, finirà. E arriverà questo dl rilancio.

Dl rilancio a.k.a dl Ritardo

Le notizie delle ultime ore danno l’arrivo del dl Rilancio sui banchi della Commissione Bilancio di Montecitorio rinviato, ancora una volta, tra il 3 e il 4 luglio. Forse, in una di quelle due date, si riuscirà a dare una risposta definitiva per far diventare legge quella serie di provvedimenti necessari per far ripartire il Paese dopo questi mesi in cui tutti hanno paragonato quel che è accaduto a una guerra. Sperando di non dover far i conti con i Righeira, cantando ‘L’estate sta finendo’.

(foto di copertina: da Rai Parlamento)

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