I festival del fumetto, non considerati nel Decreto Rilancio, fanno appello al governo per rialzarsi

Il panorama culturale italiano deve tornare a respirare e oggi parliamo di fumetti. Quest’arte coinvolge editoria, imprenditoria, artigianalità, industria, professionalità, filiera, creatività: insomma, si tratta di un mondo. Un mondo che, come tutto il resto, è stato fermato dall’emergenza sanitaria che ci siamo trovati a fronteggiare e che ora vorrebbe poter ripartire. Proprio per questo 23 tra i più importanti festival italiani di respiro internazionale si sono uniti per fare un appello e chiedere al governo misure straordinarie per il loro sostegno, considerato che sono stati esclusi dal Fondo Cultura.

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Il grido di aiuto dei festival del fumetto italiani

I festival del fumetto italiani si uniscono per poter guardare al futuro e chiedono una mano. Tutto parte dal riconoscimento del valore culturale dei fumetti e di tutto il mondo che si è creato intorno a quest’arte. I danni sono evidenti: la mancata vendita di biglietti, i mancati introiti per sponsorizzazioni e collaborazioni, il lavoro mancante per migliaia di dipendenti e professionisti, il mancato supporto volontario di cui solitamente godono gli eventi culturali del nostro paese. Il Covid ha avuto un fortissimo impatto economico nel panorama culturale e i festival chiedono che il governo lo riconosca e provveda, creando un dialogo volto alla collaborazione.

Il Decreto Rilancio non considera i fumetti

Servono misure per ripartire in sicurezza e finanziamenti, così come chiedono ARF! Festival (Roma), Be Comics! (Padova), B-Geek (Bari), BilBOlBul (Bologna), Cesena Comics & Stories, COMICON (Napoli), Etna Comics (Catania), Lanciano nel Fumetto, Le Strade del Paesaggio (Cosenza), Lucca Comics & Games, Lucca Collezionando, Mostra Mercato del Fumetto ANAFI (Reggio Emilia), Palermo Comic Convention, Pescara Comix & Games, Rapalloonia! Mostra Internazionale dei Cartoonists (Rapallo), Riminicomix, San Beach Comix (San Benedetto del Tronto), TCBF Treviso Comic Book Festival, Teramo Comix, Tiferno Comics (Città di Castello), Torino Comics, Varchi Comics (Montevarchi), Venezia Comics. Si sentono invisibili, queste realtà, che tuttavia contribuiscono allo sviluppo dei territori ai quali sono radicati attirando pubblico nazionale e internazionale. Vogliono essere considerati proprio come teatri e cinema, nominati nel Decreto Rilancio. Trascurare la filiera del fumetto significherebbe fare danni irreparabili andando a vanificare investimenti pluriennali e tutti i risultato raggiunti.

(Immagine copertina da Unsplash)

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