Quante probabilità ci sono che un professore universitario sarà commissario esterno della vostra maturità 2020

L’impatto dei maturandi con l’ambiente universitario potrebbe arrivare molto prima del previsto. Non sarà l’anno accademico 2020/2021, infatti, a battezzare gli studenti che quest’anno frequentano l’ultimo anno delle scuole superiori: potrebbe essere, infatti, che incontreranno dei docenti universitari molto prima, come presidenti delle loro commissioni dell’esame di maturità che prenderà il via il prossimo 17 giugno.

Docenti universitari in commissione per la maturità 2020, la proposta

Si tratta della soluzione in extremis che il ministero dell’Istruzione starebbe valutando, in seguito alle tante defezioni dei docenti relative alle richieste di far parte delle commissioni d’esame. Il 6 maggio, infatti, il 15% circa delle commissioni d’esame (2mila su 13mila in tutta Italia) non avevano un loro presidente, unico docente esterno rispetto alla composizione dell’assise che giudicherà i maturandi nella loro prova finale.

Per questo motivo, per superare la data di scadenza della composizione delle commissioni, il mondo accademico potrebbe arrivare in soccorso a quello della scuola, in una sorta di passaggio di consegne ideale. I docenti degli istituti superiori avranno occasione di “presentare” i propri alunni a quei professori che, magari, ritroveranno tra qualche mese dietro a una cattedra universitaria.

Docenti universitari in commissione, quante probabilità ci sono

Ovviamente, i docenti universitari non saranno i soli che comporranno la rosa dei candidati ‘in deroga’ che potranno fungere da presidenti di commissione. Insieme a loro, infatti, ci saranno i presidi degli istituti – ma anche delle scuole primarie e secondarie di primo grado -, i docenti con meno di 10 anni di anzianità di servizio e, appunto, i docenti universitari. La possibilità, dunque, di incontrare in commissione un rappresentante del mondo accademico è inferiore al 15% per i maturandi. Orientativamente, potrebbe esserci circa una possibilità su 10 (o anche meno) di avere all’interno della propria commissione un docente universitario.

Ma in maniera diversa non si poteva fare. La corsa contro il tempo per essere pronti per la data del 17 giugno è iniziata.

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