Le differenti “tutele”e responsabilità tra un blog e una testata registrata

C'è una notevole differenze sia per quel che riguarda la responsabilità che le tutele

07/06/2023 di Redazione Giornalettismo

Il caso delle indiscrezioni, delle smentite e della conferma ufficiale – attraverso un’intervista esclusiva – della fine del rapporto d’amore tra Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli va oltre il gossip e ci spinge a una riflessione sulle differenze tra un blog e una testata giornalistica telematica registrata presso un Tribunale. Perché a lanciare, nell’aprile scorso, i rumors è stato un “giornale online” come Dagospia, ma grande risalto alla notizia è arrivato dalla ripresa di questa indiscrezione da parte del seguitissimo Biccy, un blog che si occupa di gossip e cronaca rosa. Entrambi sono stati etichettati dal conduttore televisivi “siti di fregnacce”, ma i fondatori e autori di Biccy ci hanno detto che, nonostante le evidenze, non lo quereleranno.

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Ma per capire le differenze blog-testata registrata, occorre un approfondimento dedicato. Innanzitutto, partiamo dalle diverse definizioni. Un blog è un sito web – che può essere di tipo personale o aziendale – in cui gli autori pubblicano contenuti (dai testi alle immagini, passando anche per i video) su uno o più argomenti. Dunque, si tratta – di fatto – di pagine “personali” che non hanno alcun obbligo (e onere) di essere registrati presso un tribunale. Per questo motivo, un blog non ha le responsabilità legali di una testata giornalistica telematica registrata. Ovviamente, però, questo non vuol dire “essere al di sopra della legge”. Anche i blogger devono necessariamente rispettare le normative che riguardano la tutela della privacy, il diritto d’autore e la diffamazione (ma senza riferimento alle carte deontologiche della professione, a meno che l’autore stesso non sia iscritto all’albo dei giornalisti). Seppur, in particolare per quest’ultima fattispecie, con una valenza differente. L’autore, dunque, resta il responsabile dei i contenuti che vengono pubblicati, anche di fronte alla legge.

Una testata telematica registrata (così come una “stampata”) ha dinamiche differenti. Si tratta, di fatto, di un’organizzazione che si occupa della raccolta, dell’elaborazione e della diffusione di notizie e informazioni attraverso i loro canali di comunicazione. Questo vuol dire che tutto è soggetto a un’analisi e a una verifica sulla correttezza di quanto si sta scrivendo e pubblicando, anche per quel che riguarda le carte deontologiche della professione. Inoltre, a differenze del blog, una testata registrata deve prevedere delle “gerarchie” per quel che riguarda i responsabili, a partire dal direttore responsabile.

Differenze blog-testata registrata, tra “tutele” e responsabilità

Dopo questa breve infarinatura, proviamo a spiegare – per punti – le differenze blog-testata registrata. Soprattutto per quel che riguarda le responsabilità di fronte alla legge e alle diverse fattispecie di reato.

  • Registrazione presso l’Ordine dei Giornalisti: secondo la legge italiana, i giornalisti che esercitano la professione all’interno di una testata giornalistica devono essere registrati presso l’Ordine professionale (nei vari elenchi: pubblicista, praticante o professionista). Per quel che riguarda i blog e i blogger, questo requisito non è necessario. Quindi, v’è la possibilità di pubblicare i contenuti senza essere iscritti. Né all’albo né registrati presso un Tribunale.
  • Verifica delle informazioni: le testate giornalistiche registrate in Italia devono obbligatoriamente mantenere un comportamento etico e professionale nella verifica delle informazioni. Il tutto attraverso ricerche verificate, interviste a fonti affidabili e controllo dei fatti prima di pubblicare una determinata notizia. Questo principio vale, in parte, anche per i blogger che, però, non sono tenuti a mantenere gli standard professionali dei giornalisti.
  • Diritto di rettifica: i giornali registrati devono, per legge, pubblicare rettifiche (secondo quanto indicato all’articolo 8 della legge 47/1948) qualora avessero diffuso informazioni non corrispondenti alla realtà (o false). Per i blog questo principio non vale sempre, ma potrebbero comunque incorrere in reati quali diffamazione o violazione dei diritti di terzi.
  • Responsabilità per la diffamazione: in questo caso, testate registrate e blog non sono differenti. Sono entrambi responsabili per la pubblicazione di affermazioni false che danneggiano la reputazione di una persona (ossia la diffamazione). Ma i giornali sono più esposti a questo tipo di responsabilità, vista l’equiparazione con gli altri mezzi di comunicazione di massa.
  • Rispetto della privacy: a meno che non ci sia un interesse pubblico prevalente, blog e testate registrate devono rispettare – allo stesso modo – la privacy delle persone protagoniste o vittime di una notizia.
  • Obiettività e imparzialità: questi due elementi dovrebbero essere la stella polare per le testate giornalistiche, che dovrebbero  fornire un’informazione equilibrata e rappresentare le diverse opinioni. I blog, invece, sono – per loro natura – più soggettivi e parziali.

Oltre a questi sei punti, c’è un ultimo aspetto fondamentale. Quello che riguarda la responsabilità editoriale. Le testate giornalistiche registrate sono soggette a una supervisione editoriale rigorosa, cosa che tendenzialmente non avviene nei blog. Dunque, nei giornali l’editore, il direttore e i redattori hanno l’obbligo di verificare i contenuti pubblicati. Nei blog, questo aspetto non è così ben definito e può essere assente.

Dunque, un blog sembra essere più “libero” e meno vincolato. Soprattutto per quel che concerne le norme deontologiche del giornalismo (che, anche nel gossip, deve rispettare i princìpi di continenza e pertinenza di una notizia). D’altro canto, però, la responsabilità – in caso di diffamazione o violazione della privacy – dei blogger è singola e più “editoriale”. Inoltre, per definizione, un blog è ritenuto meno affidabile rispetto a una testata registrata. Proprio per la sua natura.

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