L’avvocato del calciatore della Monregale: «Il video era destinato a un uso privato»

Un video che, vista la sua natura e visto il suo contesto originario, sarebbe dovuto restare nella sfera privata del calciatore della Monregale Calcio. È questa l’idea e la tesi dell’avvocato del giovane calciatore che, in seguito a un video contenente insulti razzisti e sessisti realizzato nel febbraio 2020, è stato sospeso dalla formazione che milita nel campionato di Seconda Categoria in Piemonte (il territorio di riferimento per la formazione è quello di Mondovì).

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Difesa calciatore Monregale, la lettera dell’avvocato

In una nota, che è stata pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, l’avvocato Alessio Ghisolfi sottolinea come il video sia stato estrapolato illecitamente e che fare questa mossa non rappresenterebbe «il pensiero e l’obiettivo del mio cliente, che corre sui campi di calcio con compagni di ogni etnia, e si scusa con tutti, con le persone citate e con la sua famiglia».

Sempre secondo la tesi dell’avvocato, infine, il frame del video in cui – tra le altre cose – il calciatore apostrofa una ragazza nera con frasi sessiste e razziste (“C’è una ne*ra di merda che pensa di avere dei diritti”; “Donna e diritti non dovrebbero stare nella stessa frase, in più ne*ra”; “Orango”; “You are black, ne*ra di merda”; “Baciami il cazzo, puttana!”; “Troia, lavami i pavimenti”) era destinato a una visione privata e non pubblica.

Difesa calciatore Monregale, il ‘gioco che non piace’

«Tutti ne stigmatizziamo i contenuti – ha sottolineato l’avvocato – ma prima dobbiamo comprendere che si tratta di una sceneggiatura da vedere e cancellare tra amici, un gioco che non piace, appositamente utilizzo questo termine, ma che ha un solo movente privato e non pubblico come l’illecita diffusione gli ha attribuito».

Il legale ha anche ricordato che il suo assistito ha trascorso «giorni di riflessione trascorsi nel dolore» e che per questo motivo rivolge le sue scuse a quanti si siano sentiti toccati da queste parole sicuramente deprecabili. Una difesa che, in ogni caso, sta creando ancora qualche strascico di polemica dopo quanto accaduto nella giornata di ieri, con la denuncia del video e la pubblicazione della notizia della sua sospensione da parte della squadra di calcio di Mondovì.

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