Diego Fusaro ha detto che i sedicenni sono gli schiavi ideali

01/10/2019 di Redazione

Il voto ai sedicenni è uno dei temi che l’agenda politica sta imponendo in queste ultime ore. La proposta, partita ieri da un articolo di Enrico Letta, ha raccolto ampi consensi, sia nel Movimento 5 Stelle – alleato di governo di Pd, LeU e Italia Viva -, sia nella Lega, primo partito dell’opposizione. Sul tema ha parlato anche il filosofo Diego Fusaro, punto di riferimento del pensiero sovranista e opinionista televisivo di programmi di successo.

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Diego Fusaro dice che i sedicenni sono gli schiavi ideali

Sui social network, il filosofo ha mostrato la sua contrarietà alla proposta. La premessa necessaria a questa sua manifestazione di pensiero è rappresentata dai movimenti per i Fridays For Future, che hanno portato in piazza la cosiddetta ‘generazione Greta‘, quella che si ispira alla sedicenne svedese Thunberg, che ha risvegliato la coscienza collettiva dei giovani su temi fondamentali – e da sempre dibattuti – come il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e lo stile di vita post industriale.

«Perché vogliono il voto dei sedicenni? Semplice – spiega Diego Fusaro -. Perché non sono ancora formati e per definizione non hanno coscienza critica. Sono meglio manipolabili e non hanno coscienza di classe. Sono dominati a livello materiale e di coscienza. Sono pronti a essere gli schiavi ideali».

L’idea di Diego Fusaro

Il ragionamento di Diego Fusaro parte da un luogo comune anche abbastanza inflazionato sui «giovani d’oggi». Stando alle parole del filosofo, questi ultimi non avrebbero una coscienza critica, né una coscienza di classe e sarebbero esposti alla mercé del politico di turno. La storia, tuttavia, ci ha insegnato spesso che i 16enni e i 17enni sono stati spesso in grado di animare anche delle importanti proteste che hanno in qualche modo influenzato l’agenda politica. Non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo.

Insomma, si può ragionare sul voto ai sedicenni in tanti modi. Ma tratteggiarli come l’immagine dello «schiavo ideale» non sembra una buona idea.

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