Anche Di Maio si confonde sul quesito di Rousseau

21/11/2019 di Redazione

Anche Luigi Di Maio si confonde ed è andato in difficoltà sul quesito che la piattaforma Rousseau ha sottoposto agli iscritti del Movimento 5 Stelle. Oggi, infatti, i 100mila della piattaforma di democrazia diretta stanno ultimando la votazione per decidere se i pentastellati dovranno presentare delle loro liste in Emilia-Romagna e in Calabria, in vista delle prossime elezioni regionali.

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Di Maio si confonde sul quesito di Rousseau

L’orientamento dei vertici, tuttavia, sembra essere piuttosto chiaro, con un Luigi Di Maio propenso ad accettare una sorta di stop per una nuova fase costituente all’interno del Movimento, con il team del Futuro che entrerà in carica a partire dalla metà di dicembre, nuovo punto di partenza per i pentastellati. Per questo, la centralità del quesito si è basata – per tutta la giornata di oggi – sulla possibilità di avviare degli Stati Generali del Movimento 5 Stelle a prescindere dalla presentazione delle liste in Emilia-Romagna e in Calabria.

Il video di Rep Tv in cui Di Maio si confonde

«Vuoi che il MoVimento 5 Stelle osservi una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria?» – è stato il quesito sottoposto agli attivisti. Dunque, per non presentare le liste occorreva votare sì, mentre per correre alle elezioni in Emilia-Romagna e in Calabria occorreva votare no.

La scelta cervellotica deve aver mandato in confusione anche lo stesso Luigi Di Maio che, oggi, ha parlato del momento di difficoltà del M5S. «Ci sono 500 elettori della base che vogliono presentarsi alle elezioni regionali? Voteranno sì». Poi, dopo una piccola pausa, Di Maio si corregge: «Cioè, oggi voteranno no. Ci sono elettori che vogliono attendere prima di avviare gli Stati Generali, voteranno un’altra cosa». L’ha buttata sul generico, in questo secondo caso, per evitare di ingarbugliare ancora di più la matassa.

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