Luigi Di Maio si è accorto che la Lega sta «abbracciando molti temi dell’ultradestra»

04/04/2019 di Enzo Boldi

Era palese agli occhi di molti, se non di tutti, anche se il Movimento 5 Stelle – anche per un aspetto formale e di convivenza e condivisione di potere, ha sempre tentato di foderarsi gli occhi con il prosciutto e far finta di nulla. Il Congresso delle Famiglie dello scorso fine settimana a Verona, però, ha finalmente fatto cadere anche questo cliché del ‘volemose bene’ e i pentastellati hanno squarciato il velo delle differenze tra loro e l’alleato leghista. E ora anche Luigi Di Maio parla apertamente di deriva di ultradestra da parte del Carroccio.

«A me preoccupa un po’ questa deriva di ultradestra che a volte anche la Lega abbraccia e mi vede per forza costretto a prendere le distanze – ha detto Luigi Di Maio a Stasera Italia, il programma di approfondimento politico in onda su Rete4. Quando lavoriamo sui fatti con la Lega andiamo d’accordo». Il bastone e la carota, dunque. Perché il leader del Movimento 5 Stelle non ha perso l’occasione e, per dimostrare di non subire passivamente lo strapotere della Lega, ha alzato la testa svelando ciò che molti italiani avevano già percepito in tempi non sospetti.

Luigi Di Maio si è accorto della deriva leghista nell’ultradestra

E il tema più caldo dello scontro tra le due anime – palesemente antitetiche – di questa maggioranza sempre più eterogenea è quel che resta del fine settimana di Verona, con il Congresso delle Famiglie che ha aperto una voragine tra Lega – forte sostenitrice, con tanto di partecipazione convinta e compatta – e Movimenti 5 Stelle, che ha tuonato contro l’alleato di governo per il suo appoggio a un evento considerato medievale e lontano dai diritti civili e umani conquistati negli anni.

Le conquiste sociali dividono il governo

E proprio su questo Luigi Di Maio acuisce le differenza con il suo collega Matteo Salvini: «I cosiddetti temi etici non sono stati messi nel contratto di governo. Qualcuno dice che così non si va avanti, ma così non si va neanche indietro e le conquiste sociali degli ultimi 20 anni, anche la legge sull’aborto, non si toccano. E poi, dire che per risolvere il problema della crescita demografica bisogna chiudere in casa la donna a fare figli o abolire legge aborto, o discriminare e odiare qualcuno, non è accettabile».

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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