Luigi Di Maio non si fida ancora del Pd: «Vedremo cosa accadrà sul taglio dei parlamentari»

20/09/2019 di Enzo Boldi

Nel giorno in cui la piattaforma Rousseau è chiamata ad esprimersi sul Patto Civico – due parole che si celano dietro il concetto di alleanza con il Pd per le prossime elezioni Regionali in Umbria -, Luigi Di Maio sembra seguire quasi pedissequamente la linea dettata nella giornata di giovedì da Alessandro Di Battista che aveva invitato il Movimento 5 Stelle a non fidarsi del Partito Democratico. Un concetto, seppur con termini più morbidi, che è stato ribadito oggi dal leader pentastellato in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.

«Qualcuno dice: ‘non vi fidate del Pd’, ‘attenti’, ‘non fatevi fregare’. Io dico a tutti: la fiducia si dimostra! E in questo caso alla prova dei voti in Parlamento -ha scritto Luigi Di Maio sul Blog delle Stelle -. E la prima prova di questo governo è il taglio dei parlamentari. Va fatto nelle prime due settimane di ottobre. Perché qualsiasi cosa accada, alla fine voglio poter dire a tutti che siamo riusciti in una riforma che gli italiani aspettavano da decenni». Un giro di parole che sembrava esser partito come una smentita del pensiero di Alessandro Di Battista, ma che alla fine punta i piedi sugli stessi concetti.

Luigi Di Maio non si fida del Pd

Come spesso capita, almeno da quando ha acquisito un ruolo istituzionale, Luigi Di Maio tende sempre a smussare gli angoli delle frecciate – negli ultimi tempi solo l’attacco al Pd su Bibbiano è stato dialetticamente violento -, ponendosi in una posizione ben diversa dal partito del Vaffa che era gli esordi il Movimento 5 Stelle. Alla fine, però, il concetto espresso dal leader pentastellato non è altro che la trasposizione di quello di Alessandro Di Battista, ma con una scadenza temporale.

Il giorno del Patto Civico per l’Umbria

Il tutto nel giorno in cui sulla piattaforma Rousseau gli iscritti sono chiamati di nuovo al voto per decidere se avviare questo Patto Civico per l’Umbria in vista delle Regionali del prossimo 27 ottobre. Il Pd non viene mai citato, ma è l’unica forza politica alternativa a cui ci si può rivolgere in questa fase storica della politica italiana.

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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