Luigi Di Maio ha incontrato Mario Draghi

10/07/2020 di Redazione

Ci sarebbe stato un incontro tra Luigi Di Maio e Mario Draghi lo scorso 24 giugno. È questo quanto rivelato in esclusiva dall’Adnkronos, che ha parlato di conferme del meeting da parte di fonti della Farnesina. Un incontro che ha avuto, al centro dell’agenda, il classico dialogo istituzionale che, sempre stando a quanto riportato da fonti ufficiali, il ministro degli Esteri è solito intrattenere sia con rappresentanti di cariche apicali, sia con persone che hanno ricoperto ruoli del genere in passato.

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Di Maio e Draghi, la notizia del faccia a faccia

Sarebbe proprio questo il caso di Mario Draghi, ex direttore della Banca Centrale Europea, ruolo che ha abbandonato alla fine dello scorso anno, con la successione di Christine Lagarde. In modo particolare, Di Maio e Draghi avrebbero parlato dei dossier europei che si trovano in questa fase sul tavolo delle istituzioni di Bruxelles. Dossier che, vista la grande esperienza dell’ex presidente della BCE, hanno avuto un vasto spazi all’interno del faccia a faccia.

Tuttavia, il fatto che Mario Draghi sia stato più volte accostato a possibili esperienze di governo diverse rispetto a quella di Giuseppe Conte apre anche altri rumors rispetto allo scenario dell’incontro e alle spiegazioni che di questo incontro sono state date. Mario Draghi rappresenta da sempre una delle personalità più apprezzate da entrambi gli schieramenti politici, tanto da essere indicato anche come possibile presidente della Repubblica per la successione di Sergio Mattarella.

Di Maio e Draghi i precedenti e gli scenari futuri

Occorre valutare anche in questa ottica, dunque, l’incontro tra Di Maio e Draghi che, proprio oggi, è stato nominato da Papa Francesco membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Una carica di prestigio anche in Vaticano, dopo la lunga esperienza alla guida delle istituzioni finanziarie italiane ed europee.

Non si può parlare di un vero e proprio rapporto tra Di Maio e Draghi precedente rispetto all’incontro del 24 giugno scorso. Nelle occasioni in cui l’ex capo politico del M5S era vicepremier e ministro del Lavoro, infatti, Draghi era direttore della BCE e aveva espresso qualche perplessità in merito alle parole propagandistiche utilizzate dal governo giallo-verde che avevano contribuito ad alzare i tassi di interesse e lo spread. L’incontro può essere stato occasione di chiarimento anche rispetto a questi punti del passato.

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