Di Maio è di nuovo arrabbiato con il «sommergibile» Di Battista e con l’attivismo a giorni alterni

03/01/2020 di Redazione

Quello che i retroscena dei giornali riportano a proposito del rapporto Di Maio-Di Battista sembra essere l’ennesimo atto di un legame amore-odio che non è mai decollato nella direzione del primo sentimento. Dopo le picconate dell’attivista in seguito all’espulsione di Gianluigi Paragone dal M5S (non a caso, l’attacco è arrivato da un suo profilo privato e non dalla pagina pubblica), il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha pensato di serrare i ranghi, studiando le contromosse del leader politico.

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Di Maio-Di Battista è di nuovo scontro

Lui, sostiene, ci mette la faccia ogni giorno. Alessandro Di Battista, che ormai viene chiamato con il nome in codice di sommergibile, «fa attivismo a giorni alterni». Il tutto crea un effetto anarchia all’interno del Movimento 5 Stelle, tutti contro tutti, ribellioni nei confronti della linea ufficiale sulle principali decisioni, mancati rimborsi dei parlamentari.

Sono tutti sintomi della decadenza pentastellata. Di Maio lo sa bene e annuncia le espulsioni. Probabili trenta provvedimenti disciplinari con altrettante sanzioni: ci sono sia i deputati (principalmente deputati, guai a toccare i senatori che sono indispensabili nell’azione di governo) che non hanno versato i rimborsi da oltre un anno, sia quelli che hanno preso delle decisioni non in linea con la posizione ufficiale dei pentastellati.

Di Maio-Di Battista, la tensione e l’anarchia

Alessandro Di Battista, da questo punto di vista, ha le mani libere. È un attivista senza alcun incarico istituzionale, ma allo stesso tempo è una delle voci più influenti all’interno del Movimento 5 Stelle, in grado di spostare consensi e di allontanare altri membri del partito dal capo politico Luigi Di Maio. Quest’ultimo punta il dito contro di lui e tira un sospiro di sollievo quando pensa che, in fondo, tra qualche giorno, Alessandro Di Battista partirà per l’Iran per uno dei suoi documentari. Da lì, con le tensioni che sono esplose con gli Usa, avrà molto da fare. Difficile che possa pensare di attaccare il Movimento da così distante.

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