Di Battista, ovvero la modestia: «Non sono Hemingway, ma un po’ pasoliniano»

Durante la sua lezione giornalista sulla realizzazione dei reportage, l'ex deputato dice di ispirarsi a Pasolini

08/10/2020 di Enzo Boldi

La giornata di mercoledì 7 ottobre è stata segnata da un evento che ha come sfondo il mondo del giornalismo: nell’ambito del workshop per aspiranti giornalisti organizzato da TPI, c’è stata la lezione di reportage condotta – in collegamento da casa – da Alessandro Di Battista. Due ore in cui l’ex deputato pentastellato, attivista, curatore di una collana per Fazi editore e inviato de Il Fatto Quotidiano dall’America Latina (e dalla Persia), ha parlato della sua esperienza. E proprio nel suo discorso è comparso quel sillogismo disarmonico di Alessandro Di Battista Hemingway.

LEGGI ANCHE > Adesso Di Battista insegna giornalismo

L’ex parlamentare – ancora molto apprezzato dalla fronda dei duri e pure del Movimento 5 Stelle – ha parlato del suo stile nei suoi racconti, usando quel pizzico di modestia che non guasta mai: «Non voglio dare consigli stilistici, non sono Hemingway, l’articolo per me è sempre un parto, ne soffro». Insomma, si definisce bravo – sottolineando come si applichi molto e sia sempre alla ricerca della conoscenza attraverso la lettura di libri – ma non a livello del noto scrittore statunitense del Secolo scorso.

Di Battista Hemingway, la modestia e lo stile

Se Di Battista Hemingway è un paragone che lui stesso rigetta, c’è un altro scritto e sceneggiatore che, invece, sembra ispirarlo molto. Anzi, in cui si rispecchia. Raccontando il modo di affrontare la vita, ha detto: «Soffrivo di attacchi di panico, sono un po’ pasoliniano, mi piace infilarmi nelle zone più malfamate ed entrare in sintonia con la gente, è la cosa che mi riesce meglio».

Si ispira al maestro Pasolini

Insomma, una vita come quella di Pasolini. Entrare a contatto con le persone. Non quelle che vivono nelle zone più agiate, ma tutti coloro i quali affrontano quotidianamente le difficoltà. Quei dimenticati raccontati dal maestro nei suoi libri, nelle sue poesie e nei suoi film.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Alessandro Di Battista)

Share this article