Il molto rumore per nulla di Salvini sul caso dei detenuti a Italia’s got talent

A pagare lo spostamento è stata la produzione del programma e non i cittadini italiani (come ha detto il leader della Lega)

30/09/2020 di Enzo Boldi

Quando si sale su un palco c’è sempre il rischio di incappare in una giornata no e fare una figuraccia davanti al pubblico. Sono i rischi del mestiere. L’importante è chiedere scusa e provare a rimediare spiegando realmente cosa sia accaduto. E invece, ancora una volta, il palco social di Matteo Salvini getta illazioni e accuse che restano ‘fissate in alto’ nonostante siano già state fornite spiegazioni sufficienti per spegnere il (non) caso. Parliamo dei detenuti Italia’s got talent: quattro persone che hanno partecipato al talent di Tv8.

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Ecco cosa scriveva ieri il leader della Lega sui propri canali social.

L’unica notizia vera contenuta in questo post Facebook è la partecipazione dei quattro detenuti, che si trovano rinchiusi (per vari reati) all’interno del Carcere Marassi di Genova, alla trasmissione di Tv8 che vede come giudici Joe Bastianich, Frank Matano, RMara Maionchi e Federica Pellegrini. Il resto è stato tutto abbondantemente smentito.

Detenuti Italia’s got Talent: chi ha pagato?

Il resto no. Nessuna spesa per i contribuenti. Nessun soldo versato dal governo. I quattro detenuti hanno ricevuto il via libera dal Ministero di Grazia e Giustizia, questo è vero. Ma la onlus Teatro Necessario, che cura le attività culturali all’interno del Teatro Arca del carcere di Marassi, a Genova, ha spiegato a La Repubblica che non c’è stata alcuna spesa per i cittadini. A pagare lo spostamento e il trasferimento (con i detenuti tradotti dalla Liguria al carcere di Rebibbia prima della registrazione della loro esibizione) è stata la produzione della trasmissione.

Molto rumore per nulla

Le notizie, dunque, smentiscono quell’accusa al governo sulla spesa di soldi pubblici per i detenuti Italia’s got talent. Ma quel post è ancora fissato in alto sulla bacheca social di Salvini, dopo quasi 24 ore. La detenzione penitenziaria, infatti, ha lo scopo riabilitativo e all’interno delle carceri italiane ci sono anche corsi di teatro, come quello seguito dalle quattro persone che hanno partecipato al talent di TV8. Molto rumore per nulla. Nessuna spesa per i contribuenti. Il leader della Lega può stare tranquillo. Ci sono altri casi giudiziari, già arrivati a condanna definitiva della Cassazione, che hanno evidenziato ruberie di milioni di euro (un esempio? Il numero 49 dovrebbe essere indicativo) di soldi pubblici sottratti.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Matteo Salvini)

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