Nel decreto ristori previsti indennizzi fino a 150 mila euro anche a chi fattura oltre 5 milioni

Il decreto ristori è stato approvato e prevede provvedimenti per le categorie colpite dall'ultimo Dpcm

27/10/2020 di Ilaria Roncone

Arriva il via libera per il provvedimento che sosterrà le attività colpite dall’ultimo Dpcm. Cosa comporta il decreto ristori? Cassa integrazione prorogata di sei settimane e blocco dei licenziamenti prolungato fino al 31 gennaio. Le bozze circolate nelle scorse ore erano veritiere e il testo effettivo ne riprende larghissima parte, con un nuovo contributo a fondo perduto destinato «a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive» senza porre un limite di fatturato. Annunciata una conferenza stampa di Giuseppe Conte per le 19 di oggi in merito alle nuove misure stabilite dal decreto ristori.

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Indennizzi fino a 150 mila euro anche a chi supera i 5 milioni di fatturato

Non ci sarà nessun tetto per beneficiare del denaro a fondo perduto che verrà erogato alle attività colpite dall’ultimo Dpcm. Questo significa che anche chi fattura oltre 5 milioni potrà accedere a una somma di denaro pari massimo a 150 mila euro. Tra le categorie che beneficeranno del denaro figurano anche tassisti e Ncc. Oltre a questo la ministra Catalfo ha annunciato che le aziende colpite dal Dpcm vedranno anche sospesi i versamenti contributivi dei dipendenti per novembre. Il provvedimento riguarda anche precari dello sport (che riceveranno 800 euro a novembre), lavoratori dello spettacolo e stagionali del turismo (cui andrà un bonus di 1.000 euro) e gli operatori del turismo che vedono il fondo a loro sostegno salire a 400 milioni di euro.

Nel decreto ristori 30 milioni di euro a medici e pediatri per tamponi rapidi

Tra le molte misure adottate spicca anche quella a favore del tracciamento delle persone positive al Covid. In particolare verranno stanziati 30 milioni di euro per permettere a medici di base e pediatri di fare tamponi antigenici rapidi. Nel corso della videoconferenza il ministro dell’Economia Gualtieri ha specificato le somme di denaro per gli aiuti previsti dal decreto ristori verranno erogate «in tempi record, entro il 15 novembre». Giuseppe Conte avrebbe aggiunto che, pur comprendendo la « sofferenza di tutte le categorie», il decreto è stato firmato «solo quando sono stato sicuro che ci sarebbero state le risorse per il vostro mondo e per le altre categorie coinvolte».

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