Le ultime indicazioni del governo per prevenire il contagio da coronavirus
04/03/2020 di Ilaria Roncone
Tra i vari punti della situazione fatti oggi in Consiglio dei ministri ci sono anche le norme igieniche e le indicazioni perfezionate per contenere il contagio del coronavirus. Mano a mano che passano i giorni le misure che il governo domanda al popolo di adottare diventano sempre più specifiche e dure, considerata l’urgenza di stabilizzare il numero di contagiati e far si che siano meno dei giorni precedenti. Vediamo le ultime novità in termini di misure igieniche coronavirus e cosa fare per contenere la diffusione.
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Le norme igieniche coronavirus aggiornate
Le norme igieniche sacre per prevenire l’espandersi del contagio sono sempre quelle (almeno le principali): lavarsi spesso le mani – con la raccomandazione a tutti i locali pubblici di fornire soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani-; starnutire e tossire coprendosi bocca e naso e, quando possibile, direttamente in un fazzoletto; evitare il contatto ravvicinato con chi è contagiato ma anche strette di mano, baci e abbracci son tutte le persone; stare ad almeno un metro dalle persone nelle occasioni sociali; evitare di condividere bottiglie e bicchieri; evitare l’assunzione di farmaci antivirali e antibiotici se non prescritti dal medico; la mascherina va utilizzata solo se si sospetta di essere malati o se si assiste una persona malata.
Misure di contrasto coronavirus su tutto il territorio
A partire dalla chiusura di scuole e università fino al 15 marzo disposta su tutto il territorio nazionale arrivano anche le misure di contenimento che tutti – zona rossa, zona gialla e il resto d’Italia – sono tenuti ad osservare.
- Disposta la sospensione di congressi, meeting, eventi e riunioni che coinvolgono il personale sanitario, il personale che svolge servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità. Sospesa fino a data da destinarsi anche ogni altra attività convegnistica e congressuale;
- sospesi manifestazioni e eventi di qualunque natura, sia in luoghi pubblici che privati, che comportino un affollamento tale da non permettere di rispettare la distanza di sicurezza di un metro dalle altre persone;
- sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni genere svolti sia in luoghi pubblici che in luoghi privati. Fanno eccezione le sedute degli atleti agonisti all’interno di impianti sportivi a porte chiuse dopo i dovuti controlli del personale medico;
- stabilita la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università a partire dal giorno dopo l’emanazione del decreto, ovvero il 5 marzo, fino al 15 marzo. Le attività formative potranno essere svolte esclusivamente a distanza;
- per tutta la durata dell’emergenza è ammissibile, ove possibile, lo smart working, ovvero il lavoro da casa.
(Immagine da Pixabay)