Il governo cancella i decreti Salvini, via libera al DL sicurezza

Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del ministro dell'Interno Lamorgese che manda in soffitta i decreti Sicurezza del leader della Lega

06/10/2020 di Redazione

L’Italia volta pagina sull’immigrazione con un nuovo decreto approvato e i decreti Salvini cancellati. Dopo meno di un’ora di confronto infatti il Consiglio dei ministri ha approvato il testo presentato dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, che manda in soffitta i controversi decreti Sicurezza, uno dei provvedimento simbolo del governo Lega-Cinquestelle.

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Decreti Salvini cancellati, accordo tra le due anime del governo

La decisione che ha visto i decreti Salvini cancellati arriva dopo una complessa mediazione del ministro dell’Interno tra le due anime del governo: quella di Pd e Leu che spingeva per il superamento dei provvedimenti del leader della Lega, e il M5S che avrebbe preferito limitarsi a recepire le osservazioni del presidente della Repubblica. Un successo per il Pd e la parte più progressista della coalizione che è di fatto passata all’incasso dopo le Regionali di fine settembre e ottiene il suo risultato più significativo in oltre un anno di governo proprio nel giorno in cui i ballottaggi delle Comunali parlano di un 7-1 del centrosinistra, spesso con M5s, sul centrodestra. Non a caso il primo a festeggiare i decreti Salvini cancellati è stato il segretario Dem, Nicola Zingaretti, che via Twitter ha ribadito che il Pd vuole “un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista”. Parole riprese anche dal viceministro dell’Interno del Pd Matteo Mauri per il quale la cancellazione dei decreti Salvini “è la fine della propaganda e l’inizio di una stagione nuova, mentre il capo delegazione dei CinqueStelle, Giuseppe Brescia, si è detto fiero “del lavoro che abbiamo svolto nella fase di scrittura delle modifiche ai decreti sicurezza”.

Decreti Salvini cancellati, cosa cambia

I decreti Salvini cancellati e la nascita del nuovo decreto Sicurezza, ripristinano prima di tutto il soccorso delle vite in mare come obbligo costituzionale e internazionale, e con questo reinstalla il divieto di espulsione e respingimento per chi nel proprio Paese rischia torture o trattamenti disumani. E il nuovo provvedimento non si limita a riconoscere il diritto alla protezione speciale per chi arriva da questo tipo di realtà, ma anzi inserisce il diritto ad essere accolti e integrati. C’è poi l’aggiunta di articoli che prevedono l’istituzione di un Daspo urbano per tenere lontani violenti e spacciatori dai luoghi di intrattenimento, oltre all’aumento delle pene per il reato di rissa ispirato dall’omicidio di Willy Duarte e nuove norme per oscurare i siti pericolosi del dark web. A far gioire i CinqueStelle infine c’è anche una modifica voluta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che prevede l’aumento della pena per chi agevola i detenuti al 41bis nelle comunicazioni con l’esterno a 2 a 6 anni. Una forbice che, nei casi di ipotesi aggravata, ovvero se a commettere il reato sono pubblici ufficiali, incaricato di pubblico servizio o chi esercita la professione forense, il reato passa a 3-7 anni.

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