E adesso la Commissione di Vigilanza Rai sta pensando a un decalogo per i virologi in tv

La decisione dopo che il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti aveva attaccato gli spazi di informazione per le parole in libertà di esperti sul coronavirus

24/12/2021 di Redazione

Ieri l’affondo di Giancarlo Giorgetti nel corso della cabina di regia che è stata utile al governo per varare il cosiddetto dl festività. Oggi, la notizia della commissione di Vigilanza Rai che sarebbe già al lavoro per approntare una sorta di decalogo virologi in tv. Un prontuario per stabilire spazi, tempi e modi di intervento degli esperti che abbiamo imparato a conoscere fino a questo momento e che sono intervenuti spesso sulla situazione pandemica in Italia, alimentando anche delle narrazioni particolari (ricorderete sicuramente quella del “virus clinicamente morto” o – per citare un caso più recente – il trio di esperti che hanno intonato una canzone pro-vax sulle note di Jingle Bells).

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Decalogo virologi in tv, la decisione attesa in Vigilanza Rai

Le parole del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti sono state condivise dal coordinamento del Comitato Tecnico Scientifico che sta supportando il governo nelle sue decisioni relative alla gestione della pandemia. E allora, come riporta il quotidiano La Repubblica, esattamente da dopo l’Epifania – quando riprenderanno i talk show di approfondimento che la Rai ha sospeso per le vacanze natalizie – la commissione di Vigilanza Rai sarebbe pronta a mettere nero su bianco i principi che dovrebbero animare la presenza degli esperti in televisione.

In modo particolare, la Rai non vuole inseguire il dibattito che si svolge spesso sulle reti private (il pensiero va immediatamente a Rete4), dove toni fortemente contrapposti fanno salire gli ascolti e danno ampia visibilità ai protagonisti delle discussioni anche nei giorni successivi, grazie alla cassa di risonanza data dalle famose “colonne di destra” dei quotidiani online.

Sembra che questo decalogo possa seguire anche alcune suggestioni che si stanno dibattendo in questo periodo, in seguito all’ampio spazio dato anche a esponenti no-vax in trasmissioni di approfondimento: l’idea è quella di riservare la contrapposizione tra opinioni sulla gestione dell’emergenza ai telegiornali, eliminandola dai talk-show. Un tema che è stato più volte sollevato a Viale Mazzini, non solo tra i direttori di rete, ma anche tra quelli degli spazi di informazione. Occorrerà capire se questo decalogo sarà nella forma di un documento interno o se sarà di pubblico dominio. Al momento, tutto sembra nato dalle esternazioni di Giancarlo Giorgetti. E dall’evoluzione di una situazione pandemica che, in un certo periodo di questo 2021, veniva descritta più come “evento di costume” che come vera e propria emergenza.

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