Dazn proprio non ne vuole sapere di Sky

L'emittente satellitare aveva offerto 500 milioni di euro per trasmettere le partite della Serie A, ma la piattaforma di streaming avrebbe rifiutato

10/06/2021 di Redazione

La notizia è stata riportata da Bloomberg, che – ancora una volta – mostra di essere a conoscenza delle operazioni del dietro le quinte in Italia (che si tratti di vicende politiche o di vicende sportive) in maniera molto più smaliziata dei colleghi italiani. Dazn rifiuta Sky che, negli ultimi giorni, aveva formulato un’offerta importante per assicurarsi la trasmissione anche delle restanti sette partite di campionato a giornata che Dazn, invece, trasmetterà in esclusiva. Sky, al momento, può beneficiare del pacchetto 2 dei diritti tv della Serie A, quello che prevede tre partite per giornata in co-esclusiva con la piattaforma di streaming.

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Dazn rifiuta Sky e la sua offerta per aprire un canale

La proposta di Sky era quello di ottenere la trasmissione, nel proprio pacchetto abbonati, di un canale Dazn (un po’ come fatto anche nel corso dell’ultima stagione), dietro al corrispettivo di 500 milioni di euro:  una cifra che è pari a più della metà dell’intero costo delle sette partite a giornata in esclusiva ottenute da Dazn per la cifra di 840 milioni di euro e che, per questo motivo, era da considerarsi di tutto rispetto.

Secondo Bloomberg, tuttavia, questa offerta sarebbe stata rispedita al mittente dalla piattaforma di streaming, che preferirebbe – a queste cifre – continuare a essere l’unico veicolo esclusivo per la trasmissione della maggior parte delle partite di Serie A. Sky avrebbe voluto mantenere l’app di Dazn nel suo top box e avrebbe voluto garantirsi anche la trasmissione sul servizio satellitare. Le forze in campo, tuttavia, sono troppo delicate per arrivare ad accordi di questo tipo. Inoltre, nell’ultimo periodo, Dazn ha già comunicato il costo degli abbonamenti per i prossimi anni (la piattaforma di streaming avrà i diritti televisivi dal 2021-22 al 2024-25). Difficile, a questo punto, una retromarcia.

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