La Cybersecurity Skills Academy Ue punta a formare i professionisti del futuro

Oltre a questo, l'accademia vuole unire i professionisti del settore di tutti i Paesi comunitari per lavorare a un approccio comune alla materia

10/05/2023 di Ilaria Roncone

L’imperativo è uno: ampliare in maniera rilevante le competenze relative alla cybersicurezza in Europa. Proprio per questo scopo è nata la Cybersecurity Skills Academy, per rispondere all’esigenza manifestata dall’ENISA (Agenzia Europea per la Cybersicurezza) di una serie di profili e figure professionali cardine nell’ambito informatico. Dai Chief Information Security Officer – ovvero Manager della sicurezza dell’informazione – ai Cyber Incident Responder – responsabili in caso di incidenti cyber -, sono molte le professionalità rispetto alle quali formare i lavoratori del futuro.

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Che cos’è la Cybersecurity Skills Academy?

La Cybersecurity Skills Academy – come è stato spiegato nel corso della visita dei DigitalEU Ambassadors a Bruxelles – ha un doppio scopo: reclutare esperti di cybersecurity per collaborare e formare i nuovi esperti del futuro. «L’UE ha urgentemente bisogno di professionisti con le capacità e le competenze necessarie per prevenire, individuare, scoraggiare e difendere l’UE dagli attacchi informatici»: questo l’appello ufficiale, il claim promozionale – si può dire – della scuola.

Proprio per colmare il gap che si è venuto a creare tra gli esperti disponibili e quelli necessari, la Commissione europea ha scelto di lanciare l’accademia in questione – ospitata sulla Digital Skills & Jobs Platform – lo scorso 18 aprile. L’accademia si propone come punto unico di accesso per offerte di formazione, certificazioni, opportunità di finanziamento e per tutte le iniziative esistenti relativamente alle competenze in ambito cybersecurity.

Chiunque, in Europa, sia interessato a una carriera nell’ambito della sicurezza informatica può sfruttare l’accademia e la piattaforma che la ospita come punto di partenza. La Cyber Skills Academy trova le sue fondamenta in quattro pilastri specifici: istruzione e offerte di formazione; impegno condiviso per migliorare il livello di cybersicurezza e far fronte al divario di competenze in materia nelle strategie nazionali; garanzia di maggiore visibilità alle opportunità di finanziamento e ai progetti per attività che puntano a migliorare le skills; sviluppo di una metodologia per monitorare la valutazione del mercato e misurare i progressi nella minimizzazione del divario.

Obiettivo finale: creare una piattaforma condivisa in ambito accademico che i formatori e l’industria possano utilizzare per collaborare a più livelli: dai piani educativi alla formazione passando per le iniziative di finanziamento e il monitoraggio degli sviluppi del mercato del lavoro in ambito cybersicurezza.

Quanto bisogno c’è di professionisti del settore informatico?

I dati parlando chiaro, in questo senso: con l’aumenta drastico delle minacce informatiche nell’Ue cui abbiamo assistito negli ultimi anni, rafforzare le capacità informatiche è una priorità. L’approccio coordinato della Cybersecurity Skills Academy punta proprio a attirare e formare nuovi talenti.

Se torniamo indietro al 2022, il fabbisogno dell’Ue in termini di forza lavoro in ambito informatico si attestava attorno alle 883 mila unità. La carenza in tal senso è stata registrata tra le 260 mila e le 500 mila unità. Nota a margine rispetto al gender gap: tra i professionisti presenti, solo il 20% dei laureati in ambito cybersecurity erano donne così come solo il 19% degli specialisti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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