Nella classifica delle digital skills, la bandierina italiana è giù, giù, giù nella classifica

06/04/2022 di Redazione

Bocciati, senza appello, nelle competenze digitali di base. È questo il risultato di una indagine Eurostat che misura le competenze dei cittadini dell’Unione Europea sulle basic digital skills, ovvero quelle capacità minime per attraversare quella transizione digitale che, a ogni livello – dal mondo del lavoro, sino all’utilizzo dei servizi della pubblica amministrazione – viene richiesta. Sulla transizione digitale si basano molto progetti dei singoli stati membri, oltre al fatto che dovrebbero rappresentare le fondamenta per quanto riguarda la promozione di progetti per il Pnrr. L’Italia, purtroppo, secondo questa statistica è quasi in fondo alla classifica dei Paesi dell’Unione Europea.

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Competenze digitali, Italia in fondo alla classifica

La classifica emersa da questa indagine statistica mostra un dato preoccupante: più di una persona su due, nel nostro Paese, non possiede delle competenze digitali di base. Peggio di noi solo la Polonia, la Bulgaria e la Romania. Al momento, le persone che hanno basic digital skills in Italia sono il 46%. In cima alla classifica, distanti, Paesi Bassi e Finlandia, con percentuali superiori al 70%.

Il quadro generale – per quanto la cosa non possa essere consolante – non è particolarmente roseo. In media, negli Stati membri, la carenza di digital skills viene peggiorata anche da un altro dato: una bassa rappresentanza delle donne nelle professioni e negli studi legati alla tecnologia, con solo una specialista ICT su 6 e una laureata in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica su tre. L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di raggiungere la quota del 70% degli adulti con competenze digitali di base entro il 2025. Un obiettivo che, per l’Italia, sembra molto lontano e che – invece – è stato già raggiunto (o quasi praticamente raggiunto) da Paesi Bassi, Finlandia, Irlanda, Danimarca e Svezia.

In cosa consistono le competenze digitali di base

Ma quali sono le competenze digitali di base che sono state valutate nel quadro statistico di riferimento? Si tratta della capacità di ricercare informazioni, alfabetizzazione sui dati, capacità di comunicazione e sharing, capacità di creazione di contenuti digitali, capacità nella sicurezza e capacità di risoluzione dei problemi digitali. Più nel pratico, stiamo parlando di ricercare informazioni su beni e servizi, su informazioni collegate alla salute, sulla capacità di informarsi attraverso la consultazione di siti di news e di fact-checking. Ma anche di saper inviare una mail, di fare videocall, di chattare attraverso servizi di messaggistica, di essere presente sui social network, di utilizzare diversi software (ad esempio di scrittura), di editare video e foto, di copiare file, creare file, installare app, cambiare la configurazione dei propri device, usare risorse online o di internet banking, avere contezza dell’importanza dei propri dati personali e delle policies sulla privacy. Nonostante due anni di pandemia – dove ci siamo trovati a gestire molte delle nostre attività attraverso strumenti digitali – il gap con altri Paesi d’Europa sembra ancora molto evidente.

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