Il Garante Privacy irlandese è già stato al centro di critiche e ha un ruolo chiave
Il Dpc irlandese riveste, per una serie di ragioni, un ruolo chiave rispetto agli altri regolatori degli Stati Ue
27/06/2023 di Redazione Giornalettismo
Non è la prima volta che il Garante Privacy irlandese finisce al centro di critiche. Del resto il Dpc (Data Protection Commission) ha un ruolo fondamentale per il sistema europeo dei garanti. Il regolatore di Dublino, infatti è messo al centro della normativa europea sui dati personali in relazione al trattamento dei dati che riguardano la pluralità degli Stati membri (i cosiddetti cross-border data). Questo vuol dire che la stragrande maggioranza delle procedure basate sul GDPR che vedono le Big Tech come oggetto vengono gestite da loro. Oltre a questo, è fondamentale sapere che in Irlanda hanno sede legale le grandi Big Tech per il comparto europeo. La ragione? Per le multinazionali l’Irlanda offre un panorama fiscale vantaggioso.
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La centralità delle decisioni del Garante Privacy irlandese
Il fatto che sia sede delle Big Tech mette l’Irlanda nella posizione di dover gestire tutti i grandi procedimenti legati al GDPR. In questi anni – in particolar modo per la maxi-multa che è arrivato a infliggere a Meta solo all’inizio di quest’anno con la conclusione che stiamo pagando le grandi piattaforme coi nostri dati – il Dpc è stato al centro di critiche.
La multa ammonta a 390 milioni – una cifra molto alta – e fa strada a un cambiamento epocale nel modo di vedere le Big Tech e il loro lavoro: non fornitori gratuiti di servizi ma aziende che paghiamo fornendo loro i nostri dati e la possibilità di disporne, se non trattati in maniera adeguata, per gli scopi più diversificati atti al guadagno. La monetizzabilità dei dati è un tema fondamentale, quindi, che proprio in Irlanda è stato sollevato.
Il Dpc irlandese – inoltre – è stato più volte al centro di critiche da parte del Board europeo per la data protection (quello che unisce le Autorità nazionali per la protezione dei dati personali), che ha rivisto le decisioni attraverso una lente ben più severa.