Tutte le date fondamentali che il governo si perderà con la crisi

Segnatevele sul calendario. Sono tutte le date che il governo si perderà in seguito alla crisi innescata da Matteo Salvini. Non si tratta di date di poco conto: sono dei veri snodi cruciali per la politica estera ed economica dell’Italia. Quella del «fare» come direbbe il ministro dell’Interno, quella che comporta uno sforzo attivo di tutti i componenti dell’esecutivo, dai politici ai funzionari tecnici dei ministeri. Quella fase che comporta più lavoro. Per intenderci: è un po’ come quando si prepara una cena. All’inizio si è tutti orgogliosi e si va tutti insieme a fare la spesa, perché è la parte più allegra e felice. Ma quando si tratta di cucinare e, soprattutto, di lavare i piatti spariscono tutti.

Crisi di governo date: tutte le tappe che l’esecutivo si perderà

Tappa 1. In teoria è la meno impegnativa, ma non è meno importante per la tenuta del Paese e per il suo ruolo all’interno delle istituzioni dell’Unione Europea. Si tratta della nomina del rappresentante italiano in seno alla Commissione Europea. Il 26 agosto è la data ultima per indicare il commissario italiano: la Lega proponeva il nome di Gianmarco Centinaio all’Agricoltura, il Movimento 5 Stelle preferiva il commissario alla concorrenza. Adesso, in seguito alla crisi di governo, c’è tutto da ridiscutere. E non si capisce, in seno alle forze politiche, chi riuscirà ad esprimere questo nome con questa maggioranza frammentata. È probabile che più il governo italiano insisterà per nominare un politico, più sarà di basso prestigio l’incarico che gli verrà affidato. C’è sempre, però, l’alternativa di un tecnico. E le carte potrebbero cambiare. Ma Salvini sarà d’accordo.

Tappa 2. Il 27 settembre è previsto l’aggiornamento DEF, ovvero il documento di economia e finanza che serve tradizionalmente per impostare la manovra e, in questo caso, per effettuare le previsioni sui conti pubblici del 2020. Senza un governo in carica, nell’esercizio dei suoi pieni poteri, anche questa data salterà irrimediabilmente, con una gestione del problema tutta da scoprire strada facendo: nella grammatica istituzionale e nella storia della Repubblica, non si era mai verificato che la finestra elettorale coincidesse con quella della sessione di bilancio.

Crisi di governo date, la grande incognita del bilancio

Tappa 3. Il 15 ottobre l’Italia deve presentare all’Unione Europea il suo documento programmatico di bilancio. La manovra che il governo avrà intenzione di fare per il prossimo anno. In questa situazione è sempre più probabile che si vada in esercizio provvisorio, confermando il bilancio precedente e con tutte le conseguenze che ciò comporta. A meno che Sergio Mattarella non dia l’incarico al governo di scopo, anche questa data è destinata a rimanere inevasa dall’attuale maggioranza.

Tappa 4. Il 20 ottobre il governo deve presentare il documento alle Camere e questo stesso documento dovrà prendere il via entro la fine dell’anno. Ma in prossimità del 20 ottobre, stando almeno alle indicazioni delle ultime ore, ci dovrebbero essere le nuove elezioni: chi farà la legge di bilancio?

FOTO: ANSA/ RAFFAELE VERDERESE

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