Francia e Spagna oltre i 10mila positivi al giorno, la seconda ondata impaurisce l’Europa

Entrambi i Paesi sono da giorni in difficoltà per l'aumento esponenziale dei casi e l'Oms avverte: "La situazione in Europa è grave"

18/09/2020 di Redazione

La crisi Covid in Europa diventa sempre più grave e la seconda ondata sembra ormai essere già arrivata in molti Paesi. Tra i più colpiti ci sono Francia e Spagna, ma anche il Regno Unito registra forti aumenti nei numeri, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme sulla situazione in Europa, definita “grave”.

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La crisi Covid in Europa: Francia e Spagna in difficoltà

La crisi Covid in Europa fa paura un po’ dappertutto, ma la situazione al momento più allarmante è quella in Francia, dove nelle ultime 24 ore i nuovi casi di Coronavirus sono stati 10.593, tornando a superare quota 10mila dopo i 9.800 casi di ieri. Sono quasi 415.500 i contagiati dall’inizio della pandemia e i 50 morti del 17 settembre portano il totale delle vittime oltre quota 31mila. Numeri ancora peggiori invece per la Spagna, che nelle ultime 24 ore ha fatto registrare 11.291 nuovi casi di Covid con ben 162 morti. Difficile, anche se con numeri molto più bassi al momento, la situazione nel Regno Unito dove i focolai locali hanno portato a 3.395 nuovi positivi e 21 morti nelle ultime 24 ore. Per questo il governo, che vuole evitare un secondo lockdown totale, ha approvato nuove restrizioni per gran parte del Nord-Est del Paese che coinvolgeranno circa 10 milioni di persone, tra cui i cittadini di città come Birmingham, Manchester, Newcastle, Gateshead, Leicester, Glasgow e Sunderland.

Crisi Covid in Europa, l’allarme dell’Oms

E a ufficializzare la seconda crisi Covid in Europa è stata l’Oms, definendo “grave” la situazione. Questa settimana infatti, ha spiegato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i casi nel Vecchio Continente hanno ora superato quelli segnalati a marzo, quando la pandemia ha raggiunto per la prima volta il picco in Europa. La scorsa settimana sono stati oltre 300mila i nuovi contagiati e oltre la metà dei Paesi europei ha segnalato un aumento dei casi superiore al 10% nelle ultime 2 settimane. Per l’organizzazione con sede a Ginevra infatti, i numeri di settembre “dovrebbero servire da campanello d’allarme” perché nonostante riflettano una migliore capacità di testing, mostrano anche tassi di trasmissione allarmanti in tutto il continente.

 

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