Crimi fa vedere a Di Maio chi è il capo politico M5S: «Sansa è il nostro candidato»

La Liguria doveva essere il laboratorio dell’alleanza Pd-M5S anche sui territori, con la proposta della candidatura unitaria di Ferruccio Sansa (gradita anche alla sinistra e non a Italia Viva che vorrebbe presentare una proposta alternativa). Invece, la regione rischia di diventare il terreno di un altro esperimento: quello della lite interna al Movimento 5 Stelle. Da un lato la posizione del capo politico attuale, Vito Crimi, dall’altra quella dell’ex capo politico Luigi Di Maio. Una storia che sembra possa aver visto anche l’intervento in prima persona di Beppe Grillo, ligure doc e possibile sponsor della candidatura del giornalista.

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Crimi contro Di Maio: «Sansa resta il nostro candidato»

Vito Crimi, dopo le perplessità espresse ieri da Luigi Di Maio sulla candidatura di Ferruccio Sansa, ha risposto alla richiesta di chiarimento da parte dello stesso giornalista che prima si è visto investito del ruolo di candidato e poi stava per essere sconfessato dall’intervento del ministro degli Esteri. «Sansa è il nostro candidato, vada avanti» – ha risposto il capo politico del M5S evidenziando una spaccatura molto profonda tra lui e Di Maio, tra fautori dell’alleanza con il Pd e quelli che, invece, vorrebbero mantenere la propria linea di indipendenza.

Crimi contro Di Maio, gli effetti del confronto

Una situazione locale, vero, ma che rischia di avere effetti a livello nazionale. Un problema di metodo, insomma, che potrebbe avere anche qualche effetto sul governo se non dovesse essere ricomposto in tempi brevi. Vito Crimi ha dato fiducia a Ferruccio Sansa, il cui nome aveva messo d’accordo un’ampia fascia di elettorato in Liguria. Sarà lui, probabilmente a maggior ragione dopo la nuova investitura di oggi, il candidato da opporre a Giovanni Toti che, pure, parte con il favore del pronostico. La campagna elettorale è lunga, ma le premesse non sono le migliori per l’ala del centrosinistra e del M5S: per cercare di contrastare la rielezione di Toti, infatti, serve fino all’ultimo voto, in base a recenti sondaggi. Iniziare con una divisione interna al M5S non è la linea ideale.

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