La differenza tra una patrimoniale e un contributo di solidarietà basato sul reddito

10/04/2020 di Enzo Boldi

Ha provocato molte reazioni la proposta del Partito Democratico di istituire una nuova imposta (perché non si può parlare di tassa) denominata Covid Tax. Il Movimento 5 Stelle ha rispedito la richiesta al mittente, così come Italia Viva che ha parlato di folle operazione. Le opposizioni si sono scagliate contro il PD (anche se Salvini aveva proposto un qualcosa di simile, senza però mettere paletti, nei giorni scorsi) e il tutto sembra essere già messo in soffitta. Sta di fatto che si è creata gran confusione parlando di patrimoniale. Ma quel termine è completamente sbagliato.

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La cosiddetta Covid Tax – se mai dovesse vedere la luce – non può essere equiparata a una patrimoniale. Si tratterebbe, infatti, di un contributo di solidarietà che si basa sul reddito dei cittadini. La quota individuata dal Partito Democratico è quella degli 80mila euro in su. Una sorta di mossa alla Robin Hood: togliere ai ricchi (o presunti tali) e dare ai più poveri.

Covid Tax, non è una tassa ma un’imposta

Al netto delle legittime critiche che si possono muovere su una proposta come la Covid Tax, occorre sottolineare due aspetti formali ma necessari. Innanzitutto si tratta di un’imposta sul reddito, perché si parla di un qualcosa che non viene versata per servizi, ma servono allo Stato per una redistribuzione all’interno della popolazione. Una tassa, invece, viene corrisposta per il pagamento di un servizio ricevuto da ogni singolo cittadino, come quella sui rifiuti o quella sulle tasse patrimoniali.

Perché non si può parlare di patrimoniale?

Come detto, questa proposta può essere criticata e anche rispedita al mittente. Ma occorre parlare con termini corretti, cosa che invece la politica si ostina a non fare, perennemente vittima di una ricerca di consenso popolare. La patrimoniale, infatti, non si basa sul reddito di ogni singolo cittadino (esiste anche quella riservata alle società e alle cosiddette persone giuridiche), ma – come dice il nome – sul patrimonio stesso. E per patrimonio si intende quello mobile e immobile. Dunque: case (e tutto quello che vi è intorno), denaro, investimenti, fondi, obbligazioni, valori preziosi e azioni. Il contributo di solidarietà, si calcola proprio sulla base della dichiarazione dei redditi (che non comprende tutte le opzioni di cui si è parlato precedentemente).

Due facce diverse di due medaglie anch’esse diverse. Parlare di patrimoniale in riferimento alla cosiddetta Covid Tax è fuorviante e sbagliato. Soprattutto per rispetto dei cittadini. Utilizzare quel termine, da sempre spauracchio per gli italiani, serve solo a foraggiare del risentimento. La proposta del PD, anche se può esser considerata sbagliata (sia per modi che per quella base di partenza di 80mila euro), può essere contestata legittimamente. Ma con i giusti termini e argomenti da offrire alla platea.

(foto di copertina: da Pixabay)

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