Cos’è il Pirls 2021 e perché è importante per capire il rapporto Scuola-digitale

L'indagine Progress in International Reading Literacy Study avviene ogni cinque anni e mostra il quadro della situazione internazionale e il confronto tra i diversi Paesi

17/05/2023 di Redazione Giornalettismo

Una indagine internazionale periodica, che viene ripetuta ogni cinque anni per avere un quadro ventennale della situazione scolastica in moltissimi Paesi (tra cui l’Italia). Questa è la cornice all’interno della quale devono essere inseriti i risultati dell’indagine Pirls 2021 (Progress in International Reading Literacy Study) che si è rivolto agli studenti del quarto anno del primo ciclo scolastico di 56 Stati. Ovviamente, si tratta di una rilevazione che fa riferimento a dati e risposte (da parte dei bambini di circa 9 anni) di due anni fa, quando in tutto il mondo l’insegnamento e l’istruzione furono scosse dalla pandemia, introducendo strumenti di didattica a distanza. Anche per questo motivo, l’indagine più recente ha inserito anche strumenti digitali per la sua attuazione e per il coinvolgimento dei più giovani.

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Prima di entrare nel dettaglio di cosa indicano i vari risultati del Pirls 2021, occorre sottolineare che si tratta di uno studio internazionale che si pone come obiettivo quello di effettuare una valutazione sulla competenza di lettura degli studenti di quarta elementare (o equivalenti, in base al sistema scolastico) in diversi Paesi. Lo scopo finale, dunque, è quello di fornire un quadro per poi poter migliorare il livello di istruzione e le politiche educative, anche in termini di approccio. L’idea è nata dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) e, come detto, si tratta di una rilevazione che avviene ogni cinque anni. La prima è stata nel 2001, poi ripetuta – seguendo quella cadenza – nel 2006, nel 2011, nel 2016 e – per l’appunto – nel 2021. Il prossimo step, che sarà ancor più fondamentale visto l’impulso (anche negli investimenti, soprattutto in Europa) verso la digitalizzazione della Scuola attraverso l’utilizzo di nuove forme di istruzione e nuovi strumenti tecnologici e digitali.

Pirls 2021, come funziona l’indagine sulle Scuole

L’obiettivo principale dell’indagine PIRLS 2021 (come quello delle edizioni precedenti) è quello di misurare il livello di comprensione della lettura (e delle abilità) correlate degli studenti di nove anni. La rilevazione pone le sue basi su alcuni degli aspetti fondamentali della lettura: dalla ricerca di informazioni specifiche all’interno di un testo, alla comprensione dello stesso, fino ad arrivare al riconoscimento delle idee principali racchiuse nel testo. Senza tralasciare un’analisi (a mo’ di riflessione) critica su quello stesso testo.

Dunque, gli studenti che hanno partecipato all’indagine Pirls 2021 hanno risposto ad alcune domande (alcune a risposta multipla, altre a risposta aperta e, infine, svolgendo compiti relativi alla lettura di un testo) standardizzate a livello internazionale. Dunque, una test uguale – differenziato in base alla lingua – per ciascuno dei 56 Paesi (tra cui l’Italia) che hanno partecipato. Ma non finisce qui: oltre alla verifica sulla comprensione di un testo scritto (quindi di lettura), l’ultima parte della rilevazione è composta da un questionario rivolto agli studenti in cui si chiedono informazioni sull’utilizzo delle risorse didattiche (a scuola e a casa) e sulle loro esperienze di apprendimento. La prova del 2021, dunque, si è snodata così:

  • Una Prova cognitiva di lettura in formato digitale su pc;
  • Un Questionario Studente in formato digitale su pc;
  • Un Questionario Famiglia in formato cartaceo;
  • Un Questionario Scuola, da compilare online, a cura del Dirigente Scolastico.
  • Un Questionario Insegnante, da compilare online, a cura degli insegnanti di Italiano delle classi campionate.

Poi, mettendo a confronto le risposte, viene stilata una relazione statistica in cui viene fornito il quadro generale internazionale. Da qui si desume la situazione in ogni singolo Paese coinvolto.

La svolta digitale

Dunque, una fotografia della situazione che ha dei riflessi sul come e dove agire per migliorare il comparto Scuola e, dunque, consentire agli studenti di poter usufruire di strumenti di apprendimento migliori. E, a differenza di quanto accaduto nel corso delle prime quattro edizioni (2022, 2006, 2011 e 2016), nel Pirls 2021 c’è stato spazio anche per il digitale. Non solo per l’evoluzione tecnologica che stiamo vivendo, ma – soprattutto – perché questa indagine fa riferimento al periodo pandemico. Quindi, moltissimi studenti avevano iniziato ad approcciarsi a DaD (Didattica a Distanza) o DID (Didattica Integrata Digitale), proprio per sopperire alla chiusura delle Scuole. Un quadro che si unisce ad altre motivazioni che guardano verso il futuro dell’istruzione:

«Per il ciclo del 2021 è previsto, per la prima volta, lo svolgimento delle prove al computer, in parte derivanti dalla digitalizzazione delle tradizionali prove cartacee, in parte costruite ad hoc per il medium informatico (ePIRLS). Attraverso queste prove, utilizzando un’interfaccia internet simulata, sarà possibile rilevare Il livello di preparazione degli studenti del quarto anno nel leggere, comprendere e interpretare le informazioni contenute in testi digitali». 

Perché il futuro si chiama digitale e capire gli effetti sui più giovani – anche in termini di apprendimento – è e sarà fondamentale per la Scuola del domani.

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