Le misure che Putin ha preso in Russia contro il coronavirus non sono così diverse da quelle degli altri Paesi

La vulgata ormai ampiamente diffusa sui social network riguarda il ruolo della Russia all’interno dell’emergenza coronavirus, lodando le misure intraprese dal presidente russo Vladimir Putin per contenere un contagio che, secondo le stime ufficiali, al momento ha raggiunto soltanto 93 persone. Una vera e propria anomalia rispetto a tutti gli altri grandi Paesi del mondo, dove si contano centinaia se non migliaia di contagi, con tanto di bollettino di guerra scandito da un elevato numero di morti. Ma cosa avrebbe fatto Vladimir Putin di così diverso rispetto agli altri Paesi del mondo per limitare questo contagio?

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Cosa ha fatto Putin contro la diffusione del coronavirus?

In realtà le differenze non sono sostanziali. Se Mosca ha chiuso con anticipo i contatti con la Cina (già a fine gennaio, dopo i primi casi conclamati che si sono diffusi a partire da Wuhan), è pur vero che la limitazione nei contatti con gli altri Paesi e le misure precauzionali in questo senso sono iniziate il 28 febbraio scorso. Mentre, invece, soltanto in queste ore – allineandosi ad altre nazione europee e non solo – Putin ha deciso di affrontare l’emergenza anche dall’interno.

Cosa ha fatto Putin, la testimonianza di un italiano per Insieme nel mondo

Ce lo ricorda Giacomo Augugliaro, un avvocato che vive in Russia, e che ha aderito alla campagna di Insieme in Rete denominata Insieme nel mondo, una sorta di bollettino che illustra la crisi coronavirus vista dagli italiani residenti all’estero. In un video, girato nelle ultime ore, ha illustrato le misure che la Russia sta prendendo per far fronte, esattamente come negli altri Paesi, all’emergenza coronavirus: «Il presidente Vladimir Putin ha nominato il sindaco di Mosca, Sergej Semënovič Sobjanin, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus: quest’ultimo ha stabilito la chiusura delle scuole dal 21 marzo al 10 aprile, con facoltà dei genitori di lasciare i bambini a casa sin da subito. All’atto pratico, posso dire che già in questi giorni le classi frequentate dai bambini sono vuote. Il commissario ha disposto anche la sospensione degli eventi con più di 50 persone, gli autisti del trasporto pubblico non possono vendere i biglietti e, inoltre, è previsto un autoisolamento per tutti gli individui provenienti dalle zone a rischio e da parte di tutti i loro familiari».

Insomma, non è certo grazie alle misure draconiane di Putin che i contagi sono stati contenuti. Molto più probabile che il basso numero di persone affette da coronavirus in Russia sia dovuto a un metodo diverso per valutare eventuali positività (come abbiamo provato a spiegare qui) e a un problema che, al momento – almeno nelle comunicazioni ufficiali – sembra essere sottostimato.

 

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