Corteo neofascista in via Acca Larentia: ecco cosa c’è che non quadra
09/01/2018 di Gianmichele Laino
Nella giornata di ieri, alcune testate hanno esaltato una manifestazione di stampo neofascista, organizzata da CasaPound e da altri movimenti di estrema destra, svoltasi nei pressi di via Acca Larentia, la zona di Roma dove 40 anni fa, il 7 gennaio 1978, furono uccisi tre militanti del Fronte della Gioventù: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Si trattò di un omicidio politico (anche se Stefano Recchioni fu ucciso qualche ora dopo, negli scontri con la polizia), consumatosi davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano.
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CORTEO ACCA LARENTIA, LA CRONACA DELLA GIORNATA
Il 7 gennaio 2018, a 40 anni di distanza, un lungo corteo di persone, aperto dallo striscione «Onore ai camerati caduti», ha voluto commemorare la ricorrenza. E, alla fine, davanti alla sede dell’MSI, i vari partecipanti alla manifestazione hanno urlato «presente!» e si sono concessi un saluto romano di massa. Organizzatori e quotidiani hanno sottolineato la compostezza e l’ordine dei militanti che, in assoluto silenzio, hanno sfilato lungo le strade romane. Inoltre, hanno parlato di circa 7000 partecipanti, riportando – con ogni probabilità – cifre esagerate.
CORTEO ACCA LARENTIA, I DUBBI SULLA MANIFESTAZIONE
A sollevare più di qualche dubbio è, via Twitter, il collettivo Wu Ming Foundation che ha provato a fare il debunking della notizia diffusa nella giornata di ieri. Facile fare i conti sulle presenze: il corteo neofascista, infatti, è stato organizzato in maniera decisamente rigida e i militanti hanno marciato in file da 6-7-8 persone massimo ciascuna. Dalle varie foto diffuse sui mezzi di informazione, si evince come queste file siano state al massimo un centinaio, per un totale di circa mille persone.
È senz’altro un brutto vedere e quant’altro, ne conveniamo. Però quelli nella foto sono 7000 soltanto se li moltiplichi per 10. pic.twitter.com/5KDBqrGT0B
— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) 8 gennaio 2018
Inoltre, sui social network, sono stati raccolti anche i dubbi di diversi utenti, dagli esperti di grafica ai cartografi, che hanno avanzato perplessità sulla genuinità della foto che – a quanto pare, potrebbe essere stata ritoccata per far sembrare più lungo il serpentone. Inoltre, il corteo – descritto come chilometrico – ha occupato la sede stradale per una lunghezza di circa 300 metri, assolutamente incompatibile per raccogliere un numero di persone superiore alle mille unità.
Quel corteo descritto come «lunghissimo» e «immenso» è lungo poco più di 300 metri (via @xho). pic.twitter.com/2QN02czvUy
— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) 9 gennaio 2018
CORTEO ACCA LARENTIA, LE ALTRE ANOMALIE
Inoltre, bisogna considerare l’anomalia di alcune macchie scure, la scomparsa – in determinate foto – delle camionette della polizia che scortavano il corteo, la presenza di avvallamenti della sede stradale che risulterebbero estranei a chi conosce bene quella zona della Capitale. Insomma, le cifre sbandierate dagli organizzatori (e diffuse quasi in maniera automatica dai giornali) sembrano davvero esagerate. Anche perché, se davvero ci fossero stati 7000 neofascisti in strada in un unico giorno a Roma, sarebbe stato davvero preoccupante per la tenuta della democrazia.