Arezzo, la vicenda dei corrieri Amazon che rubavano la merce

I corrieri Amazon ladri hanno provato intascarsi merce per un valore complessivo di oltre 5 mila euro ma sono stati beccati

10/02/2022 di Ilaria Roncone

Questa è la storia di due coniugi corrieri di Amazon disonesti che sono stati beccati in flagranza di reato dalla Polizia di Stato di Arezzo. Ad occuparsi del caso è stata la Polizia di Stato di Arezzo – precisamente una pattuglia della Sottosezione di Battifolle – con la collaborazione dei colleghi di Firenze Nord. La notizia dei corrieri Amazon ladri è stata data dall’Adnkronos, che ne ha tratteggiato brevemente le caratteristiche a partire dai protagonisti: un uomo e una donna, marito e moglie, trentenni e impiegati come corrieri per conto di Amazon.

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I corrieri Amazon ladri colti con le mani nel sacco

Tutto è cominciato con il controllo della pattuglia della Sottosezione di Battifolle di un autocarro con a lato il logo della nota azienda di e-commerce che si era fermato nell’area di parcheggio Crocina, che si trova lungo la carreggiata sud dell’A1. Quello che ha insospettito i poliziotti è il fatto che i due corrieri stessero trafficando vicino al portellone posteriore. Precedentemente, infatti, era già accaduto in quella stessa area di servizio che corrieri disonesti rubassero il contenuto dei pacchi destinati agli acquirenti Amazon.

I poliziotti hanno verificato che il sigillo del portellone era stato manomesso per poi essere risistemato così da apparire integro. In seguito è bastato perquisire la cabina di guida per rinvenire ben quarantanove apparecchi elettronici ben nascosti e di varia natura per un valore complessivo di oltre 5 mila euro. A tutti i prodotti era stato tolto l’imballaggio Amazon così da rendere impossibile il tracciamento. Considerato che un’ora prima della perquisizione i due coniugi si erano fermati verso Firenze, i colleghi di Firenze Nord hanno potuto rinvenire – gettate in una scarpata – le scatole di confezionamento originali con i codici a barra che hanno provato inconfutabilmente come i dispositivi elettronici scovati fossero quelli da consegnare.

Alla fine i due corrieri ladri sono stati arrestati e la merce è stata restituita e consegnata a chi l’aveva comprata.

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