Clio, esplode sui social la polemica per il nuovo correttore non inclusivo

Clio da stamattina al centro di una polemica esplosa sui social per i suoi nuovi correttori

08/10/2020 di Ilaria Roncone

I nuovi correttori di Clio non sono inclusivi. Questa l’accusa – formulata più o meno diversamente e con più o meno energia – che arriva dai social a partire da questa mattina. La nuova linea di correttori lanciata dal marchio Clio Make Up, infatti, secondo diversi utenti presenterebbe un range di colori che non risulta equilibrato e non è inclusivo per tutte le persone africano o, comunque afrodiscendenti che presentano le tonalità di pelle più scura.

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Clio accusata per le shade del suo nuovo correttore

La posizione di chi dà contro alla youtuber e make up artist italiana è semplice: nel 2020, con tutto quello che accade nel mondo, non si può non tenere conto. La questione non è tanto che mancano correttori per chi ha la pelle scura, ma mancano le shades: banalmente chi ha la carnagione nera potrebbe essere costretto a comprare due tonalità di correttore per ottenere l’effetto che chi ha la pelle chiara ottiene con uno. Lo sbilanciamento appare evidente: ci sono dieci shades per chi ha la pelle chiara e solo quattro per chi ce l’ha scura. Il prodotto costa 17,50 euro per 7,5 ml.

Chi si schiera a favore del correttore Clio per marketing

C’è anche chi si schiera a favore di Clio e la difende, sottolineando come paragonare il suo marchio e quelli come Fenty di Rihanna non abbia senso per capacità economica. C’è anche chi giustifica la make up artist spiegando che il 99% delle persone che la seguono – dando per scontato che siano le uniche che comprano i suoi prodotti – sono bianche e che lanciare altrettante shades scure sarebbe stato un suicidio a livello di marketing.

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