Coronavirus, l’arrivo degli italiani bloccati a Whuan: per loro già disposta la quarantena

Sono 56 gli italiani che lunedì 3 febbraio intorno alle 10 del mattino sono atterrati all’aeroporto militare di Pratica di Mare: i connazionali erano rimasti bloccati a Whuan, messa in quarantena dopo la diffusione del coronavirus. Ed un periodo di quarantena sarà necessario anche al loro sbarco: saranno infatti ospitati presso il Centro Sportivo di Cecchignola per circa quattordici giorni. Rimasti in Cina un ragazzo che aveva qualche linea di febbre insieme ad altri 10 italiani, che hanno preferito non usufruire per ora del ponte aereo.

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Dopo l’arrivo poco dopo le 6 all’aeroporto di Fiumicino del primo volo della China Airlines (CI75) arrivato da Taipei che rimpatrierà i turisti cinesi, è atterrato l’aereo messo a disposizione del ministero della Difesa per far rientrare gli italiani rimasti bloccati a Whuan.

Sarà il centro sportivo di Cecchignola, cittadella militare a sud di Roma, ad ospitare gli italiani che torneranno da Whuan questa mattina. Tra loro anche alcune famiglie con bambini: per i più piccoli è stata allestita una area ludica dove potranno giocare. Per il resto, saranno 15 giorni di isolamento con una sola area comune. Se le famiglie saranno allocate in stanze quadruple, i viaggiatori solitari avranno la propria stanza singola. Misure restrittive ma necessarie per scongiurare la diffusione del coronavirus nel caso in cui questo sia stato contratto dagli italiani. Prima di essere trasferiti al Centro sportivo, i nostri connazionali verranno visitati presso un ospedale da campo allestito presso l’aeroporto militare dove atterrerà il Boeing dell’Aeronautica militare.

(Criedit immagine di copertina: Photo by Macau Photo Agency on Unsplash)

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