Lo Spallanzani segna il primo punto contro il coronavirus: isolato il virus, successo della ricerca italiana
02/02/2020 di Redazione
I toni utilizzati dal ministro Roberto Speranza sono quelli trionfali di chi è alla guida del dicastero del Paese che ha segnato il primo, significativo punto nella battaglia contro il coronavirus: «Aver isolato virus – ha detto Speranza – significa molte opportunità di poterlo studiare, capire e verificare meglio cosa si può fare per bloccare la diffusione». Un successo quello ottenuto dai medici dell’Istituto Lazzaro Spallanzani per le malattie infettive: nell’ospedale romano, il 29 gennaio, sono arrivati i primi due pazienti contagiati che si sono trovati a transitare all’interno del territorio italiano. Grazie a questo episodio scatenante, si è messa in piedi quella macchina di ricerca che ha portato a isolare virus 2019-nCoV e a dare una speranza all’intera comunità internazionale in merito alla cura contro il coronavirus.
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Isolato virus allo Spallanzani: la cura per il coronavirus adesso è possibile
Orgoglioso il direttore dello Spallanzani Giuseppe Ippolito, che ha fatto notare come questo risultato della ricerca italiana possa render il nostro Paese leader nel trovare una strada per la cura del coronavirus: «Ora i dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca».
Isolato virus, la qualità della ricerca italiana
Toni davvero più ottimistici arrivano anche dalla politica: il risultato dello Spallanzani è stato salutato con soddisfazione dagli esponenti dell’esecutivo. Ma sono risultati che devono farci interrogare sul valore della nostra ricerca, da sempre al passo con i tempi e ai primi posti a livello internazionale. Che, però, purtroppo non viene adeguatamente supportata con i corretti finanziamenti e con le giuste riforme dal punto di vista politico e istituzionale.