Il Coronavirus in Liguria molto prima del paziente 1 di Codogno

22/05/2020 di Enzo Boldi

Che il caso di Mattia di Codogno, l’uomo considerato il paziente 1 affetto da Covid-19 in Italia, fosse solamente la punta dell’iceberg è una qualcosa di, ormai, noto. Nel corso dei giorni, infatti, sono stati individuati diversi altri casi che presentavano gli stessi sintomi, seppur inizialmente non classificati come Sars-CoV-2. Questa sera, nel corso della sua conferenza, Giovanni Toti ha rivelato che il coronavirus in Liguria è arrivato molto prima rispetto ai casi registrati nel lodigiano nella seconda metà del mese di febbraio.

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Il Presidente della Regione ha parlato di uno studio effettuato di recente che ha campionato numerosi casi sommersi attraverso l’analisi degli anticorpi IgG, quelli che segnalano i soggetti che sono entrati in contatto con il Coronavirus (anche se ora sono guariti). I dati preliminari emersi da questa analisi, hanno messo in luce casi di contagio di gran lunga precedenti rispetto al caso di Codogno.

Coronavirus in Liguria prima dei casi di Codogno

«Da una prima analisi sui campioni raccolti nel mese di gennaio emerge che 13 campioni erano positivi agli anticorpi IgG, che compaiono almeno sette giorni dopo il contagio – ha spiegato Filippo Ansaldi, direttore della prevenzione Alisa-. Dati recentissimi dimostrano che i primi casi si sono verificati a dicembre, 5 nella città metropolitana di Genova e 4 a Savona. È estremamente probabile che già a dicembre ci fossero casi di Covid nella nostra regione».

Già a dicembre

L’analisi sugli esami sierologici che indicano la presenza degli anticorpi IgG, dunque, fanno pensare a contagi da coronavirus in Liguria molto precedenti rispetto a quelli registrati a Codogno che hanno fatto scattare il campanello d’allarme. Si parla addirittura dell’inizio del mese di dicembre. Non è stato spiegato, come ovvio, se le persone risultate positive agli anticorpi siano stati asintomatici, con sintomi lievi o gravi. Sta di fatto che il calendario dell’arrivo del Sars-CoV-2 in Italia fa l’ennesimo salto indietro nel tempo.

(foto di copertina: da Mattino 5)

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