La Corea del Sud ha chiesto il farmaco antivirale redmesivir, ma tutte le dosi sono destinate agli USA

In vista di una nuova ondata di contagi, la Corea del Sud ha chiesto alla casa farmaceutica Gilead Sciences dosi dell’antivirale redmesivir per curare fino a 5000 pazienti affetti da Covid-19

Il farmaco, essendo uno dei pochi trattamenti efficaci contro il virus, è in forte domanda. La casa farmaceutica che lo produce, però, ha stanziato tutte le forniture dei prossimi tre mesi agli Stati Uniti. 

La Corea del Sud ha annunciato la settimana scorsa che ci sono 33 pazienti in condizioni gravi idonei alla somministrazione per via endovenosa dell’antivirale, che secondo un recente studio clinico aiuterebbe ad accorciare il tempo di guarigione. 

In una lettera alla Gilead del 3 Giugno, La Corea del Sud aveva già richiesto abbastanza dosi di redmesivir per curare 360 pazienti in condizioni gravi e con un urgente bisogno dell’antivirale. Inoltre, aveva specificato la necessità di avere scorte per un’eventuale nuova ondata di contagi. 

LEGGI ANCHE >Torna l’incubo Covid-19 in Corea del Sud e scatena l’omofobia

La Corea del Sud è uno dei leader globali nella lotta al Covid-19

Secondo il centro coreano per il controllo e la prevenzione delle malattie, la stima del governo è basata su trend di diffusione e trasmissione di Covid-19 nel mondo. Il Paese asiatico è uno dei leader nella lotta al virus. 

Da febbraio, infatti, le autorità locali hanno tenuto sotto controllo numerosi focolai grazie alla collaborazione dei cittadini, al distanziamento sociale, e soprattutto, all’uso della tecnologia, ma senza mai imporre un vero e proprio lockdown. In totale, dall’inizio della pandemia, la Corea del Sud ha registrato 13, 244 casi e 283 morti da Covid-19, con 63 nuovi infetti nella giornata del 7 luglio. 

Un copia del documento è stata resa pubblica l’8 luglio da parte del parlamentare sudcoreano Kang Gi-yun. Non è chiara la risposta di Gilead, che, nonostante le pressioni pubbliche del governo sudcoreano, ha solo commentato, in un’intervista a Reuters, di aver ricevuto la lettera. 

Share this article