«L’emergenza Covid non giustifica il proliferare del contact tracing»
La nota del Garante della Privacy che sottolinea l'assenza di basi giuridiche
10/08/2020 di Enzo Boldi
Non ci sono basi giuridiche. Così il Garante per la protezione dei dati personali prende posizione dopo la diffusione delle app di contact tracing (Immuni è una delle tante) che sono nate e si sono diffuse durante l’emergenza sanitaria legata al Covid. E proprio la situazione sanitaria, se non sorretta da fondamenta giuridiche ad hoc (che sono assenti in Italia), non può rappresentare la cartina di tornasole per autorizzare la proliferazione di queste applicazioni per monitorare i contatti e scongiurare nuovi contagi.
LEGGI ANCHE > Ma Salvini che parla del mancato monitoraggio dei contagiati a Mondragone è lo stesso che critica l’app Immuni?
«L’emergenza Covid-19 non rappresenta automaticamente, e di per sé, una base giuridica sufficiente volta a incidere su diritti e libertà costituzionalmente protette, legittimando trattamenti di dati particolarmente invasivi – si legge nella nota diffusa dal Garante per la protezione dei dati personali -, quali appunto quelli atti a consentire il tracciamento dei contatti da parte di qualsiasi titolare pubblico o privato».
Contact tracing, la nota del Garante per la privacy
Il vulnus della questione, dunque, è la normativa di base che non esiste nel nostro Paese. E non basta, come spiega lo stesso Garante per la Privacy, la dichiarazione di uno stato di emergenza per superare questa assenza di leggi ad hoc: «Gli unici trattamenti di dati personali che, allo stato, possano vantare un’adeguata base giuridica, sono esclusivamente quelli che trovano il proprio fondamento in una norma di legge nazionale. Ogni altro trattamento finalizzato al contact tracing risulta pertanto privo di un’adeguata fonte giuridica legittimante e, pertanto, effettuato in violazione della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali». Insomma, in Italia c’è un vuoto normativo che non permette l’attività di tracciamento di contatti e questa assenza non può essere superata da un’emergenza sanitaria.
(foto di copertina: da Pixabay)