Il conta passi dell’iPhone ha incastrato un omicida

Un giallo dalla soluzione assolutamente fuori dagli schemi in cui il web ha avuto un ruolo fondamentale (e inatteso)

12/02/2021 di Redazione

Piccolo prontuario per scrittori di gialli: da questo momento in poi, sarebbe opportuno valutare – nella tanta letteratura sul tema – l’argomento app e tecnologia. Potrebbe fornire più di uno spunto relativo alla risoluzione di casi di omicidi, visto quello che è successo a Calera in Alabama: il conta passi iPhone ha avuto un ruolo fondamentale, infatti, nell’individuare le responsabilità per l’omicidio di Kathleen West, una donna di 42 anni che era stata trovata morta di fronte alla propria abitazione, lo scorso 12 gennaio. A distanza di un mese, gli inquirenti hanno incastrato il marito della donna, Jeff West, che inizialmente aveva dichiarato di aver trascorso la notte dell’omicidio a dormire, senza essersi accorto di quanto stava accadendo alla donna.

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Il conta passi iPhone e il suo ruolo in un omicidio in Alabama

Nel giallo ha avuto un ruolo fondamentale il web e la tecnologia. Innanzitutto, l’ecosistema all’interno del quale il delitto si è consumato. Kathleen West, di professione, faceva la cam girl: accettava, cioè, delle richieste da parte del pubblico per spogliarsi in diretta o per intrattenere in altro modo chi fosse entrato in collegamento con lei. Proprio di questo il marito era particolarmente geloso e questo elemento aveva già inizialmente portato gli inquirenti a sospettare di lui. Ma il suo racconto alla polizia sembrava scagionarlo: l’uomo aveva detto di aver bevuto insieme alla moglie la notte prima e di essersi addormentato profondamente intorno alle 22.30. Il corpo della donna è stato ritrovato il giorno dopo, alle cinque del mattino, da un 19enne che si stava recando al lavoro.

Gli approfondimenti sul caso, tuttavia, hanno portato gli investigatori a monitorare gli smartphone dei coniugi West. Quello della moglie non aveva più dato segni di vita dopo le 23, mentre quello dell’uomo aveva registrato un’attività dell’app Salute installata sull’iPhone: il conta passi, infatti, aveva evidenziato 18 passi dopo le 23 (smentendo clamorosamente l’alibi di Jeff West, che aveva dichiarato di essersi addormentato alle 22.30). Grazie all’incrocio dei dati, gli inquirenti hanno stabilito orario del delitto e responsabilità: al momento West è in carcere e rischia 16 anni con l’accusa di omicidio.

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