Consultazioni, l’intesa non c’è. Salvini: «Basta veti». Di Maio insiste: «Berlusconi faccia un passo di lato»

12/04/2018 di Redazione

Al via al Quirinale il secondo giro di consultazioni per la formazione del governo. Dopo i colloqui del 4 e 5 aprile il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato ad incontrare i leader dei partiti rappresentati in Parlamento e i presidenti delle Camere per verificare se ci sono margini per far nascere una nuova maggioranza e un nuovo esecutivo. Al Colle sono saliti i rappresentati di tutti i gruppi di Camera e Senato: Per le Autonomie, Gruppo Misto, Leu, centrodestra unito (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) e M5S. Non è stata superata l’impasse politica. Qui la diretta live.

Consultazioni per il governo, la diretta sui colloqui al Quirinale

La lunga giornata di consultazioni del presidente Sergio Mattarella al Quirinale, la terza dopo i colloquio del 4 e 5 aprile, non è servita a superare le distanze tra i partiti usciti vittoriosi dalle Elezioni Politiche del 4 marzo. L’intesa tra Movimento 5 Stelle e Lega per dar vita a una maggioranza in Parlamento sembra ancora difficile. Il centrodestra si è mostrato più compatto di una settimana fa presentandosi al Colle unito ed esprimendo la propria posizione in un comunicato unico, letto davanti alle telecamere dal leghista Matteo Salvini, capo della coalizione in virtù del sorpasso del Carroccio su Forza Italia. «È necessario – ha detto il segretario – formare un governo che faccia cose, e non sia bloccato da veti: il centrodestra è pronto a farsi carico di questa responsabilità unitariamente, formando un governo forte e di lunga durata». E ancora: «Ci attendiamo dalle altre forze politiche a partire dal M5S, altrettanto senso di responsabilità e una risposta positiva nei tempi necessari senza ritardi e lentezze che gli italiani non possono più permettersi».
Ma il Movimento 5 Stelle non si è mosso dalla sua posizione: la delegazione 5 Stelle ha ribadito il suo no ad accordi con Forza Italia e ha rilanciato il contratto alla tedesca con punti di programma come strumento per provare a raggiungere un accordo con Pd o Lega. Il capo politico Luigi Di Maio non ha usato mezze misure: «Vediamo solo una soluzione per sbloccare questo stallo e questa soluzione investe Berlusconi che dovrebbe fare un passo di lato e permettere un governo del cambiamento. Altrimenti la nostra risposta è che non riteniamo possibile un governo del M5S con Forza Italia». L’ex vicepresidente della Camera ha anche avvertito Salvini di essere pronto a nuove elezioni: «La deve prendersi sue responsabilità perché sta dicendo che o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere».
Il Partito Democratico intanto resta alla finestra. È disponibile a soluzione istituzionali ma chiarisce ancora di essere molto distante sia dalla Lega che Movimento 5 Stelle. Il segretario reggente Maurizio Martina ha dichiarato: «Le forze che hanno prevalso la smettano col tira e molla, le tattiche, i tatticismi, i personalismi estremi e la grande incertezza che stanno generando». E poi: chi ha vinto «ha il dovere di dire cosa vuol fare senza continuare con i balletti di polemiche pubbliche che nascondono solide intese di occupazione» di incarichi.
La partita è ancora aperta. Domani al Quirinale da Mattarella saliranno i due presidenti delle Camere e l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi la parola al capo dello Stato.

ore 19.40. Consultazioni per il governo, Di Maio non arretra: «Berlusconi faccia un passo di lato». Il capo politico del M5S sostanzialmente ribadisce la linea del veto rispetto alla partecipazione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia a trattative tra Movimento 5 Stelle e centrodestra per la formazione di un governo. «Vediamo solo una soluzione per sbloccare questo stallo – ha detto l’ex vicepresidente della Camera al termine del colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella – e questa soluzione investe Berlusconi che dovrebbe fare un passo di lato e permettere un governo del cambiamento. Altrimenti la nostra risposta è che non riteniamo possibile un governo del M5S con Forza Italia». E ancora: «Noi lavoreremo il più possibile per creare una maggioranza di governo ma con condizioni compatibili con i nostri valori e la nostra storia». «Non riteniamo come sia possibile che a distanza di sette giorni si chieda quest’apertura impossibile», ha spiegato ancora Di Maio facendo riferimento a Berlusconi.

ore 19.35. Consultazioni per il governo, Di Maio: «La Lega si assuma le sue responsabilità». È il capo politico Luigi Di Maio ad esporre la posizione del Movimento 5 Stelle al termine del colloquio al Colle con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Devo dire che ho apprezzato l’apertura da parte di autorevoli esponenti del Pd. Ma è chiaro che in questo momento il Pd, invece di fare passi avanti, è fermo su posizioni che non aiutano», ha detto l’ex vicepresidente della Camera dopo l’incontro con il capo dello Stato. E ancora: «Con la Lega è inutile dire che c’è una sinergia istituzionale che ha permesso di rendere operativo il Parlamento immediatamente». Altro passaggio dell’intervento: «È chiaro che la coalizione di centrodestra è tuttora divisa, perché mentre il leader della Lega apriva al M5S, con una battutaccia nei nostri confronti Berlusconi ha dimostrato che il centrodestra stesse sperando in questo momento nel Pd». «La Lega deve prendersi sue responsabilità perché sta dicendo che o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere».

ore 19.10. Consultazioni per il governo, concluso colloquio M5S-Mattarella. Si è concluso al Quirinale l’ultimo colloquio con le forze politiche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si attendono le comunicazioni della delegazione M5S e in particolare le parole alla stampa del capo politico Luigi Di Maio. All’incontro con il capo dello Stato anche i capigruppo di Senato e Camera, Danilo Toninelli e Giulia Grillo.

ore 18.45. Consultazioni per il governo, Salvini: «Gli altri la smettano con protagonismi e imposizioni». Parlando con i cronisti dopo aver lasciato il Quirinale il leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito: «Abbiamo parlato chiaramente, dicendo che l’Italia e gli italiani hanno fretta, non hanno voglia di beghe e polemiche o veti. Noi di veti non ne mettiamo per nessuno, siamo pronti a cominciare a lavorare da domani, sperando che anche altri la smettano con i protagonismi e con le imposizioni». «Escludo di andare al governo con il Pd», ha detto ancora il segretario del Carroccio. E poi: «Escludo di andare in Parlamento a cercare voti a caso, nel segreto dell’urna. Voglio un governo chiaro, con i punti di programma che abbiamo ribadito, cioè abolizione della legge Fornero, riduzione delle tasse, controllo dei confini, riforma della scuola e riforma della giustizia: vogliamo i nomi e cognomi di chi c’è».

ore 18.40. Consultazioni per il governo, M5S a colloquio da Mattarella. È in corso al Quirinale l’ultimo colloquio della giornata di consultazioni del presidente della Repubblica. Il capo dello Stato Sergio Mattarella sta incontrando gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Della delegazione al Colle fanno parte: i capigruppo di Senato e Camera Danilo Toninelli e Giulia Grillo, accompagnati dal capo politico Luigi Di Maio.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

 

ore 18.30. Salvini: «Basta veti e tattiche», «Governo di lunga durata con premier della Lega». Nel comunicato letto da Salvini c’è un chiaro no ai veti del Movimento 5 Stelle. «Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento» emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe «disattesa». Altro passaggio dell’intervento: «Ci attendiamo dalle altre forze politiche a partire dal M5S, altrettanto senso di responsabilità e una risposta positiva nei tempi necessari senza ritardi e lentezze che gli italiani non possono più permettersi».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 18.20. Consultazioni per il governo, Berlusconi: «Sappiate distinguere chi non conosce l’abc della democrazia». Dopo la lettura del comunicato del centrodestra da parte di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi ha conquistato la scena avvicinandosi al microfono e lanciando un messaggio ai giornalisti: «Sappiate distinguere chi è un democratico e chi non conosce neppure l’abc della democrazia». È stata una chiusura con il botto. Il leader di Forza Italia si riferiva chiaramente al Movimento 5 Stelle, che continua a rifiutare trattative con il partito azzurro. »Sarebbe ora di dirlo chiaramente a tutti gli italiani», ha detto Berlusconi chiudendo il suo breve sfogo.

 

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ore 18.10. Consultazioni per il governo, Salvini: «Il centrodestra pronto a governare unito». Salvini: «Abbiamo trovato una condivisione invidiabile e invidiata dalle altre forze politiche, siamo andati insieme al Colle per esprimere la comunità di intenti della nostra coalizione. Al presidente della Repubblica abbiamo proposto una serie di misure che gli italiani si aspettano, tra cui la riduzione delle tasse, la riforma delle pensioni, il contrasto all’immigrazione clandestina, la liberazione dall’oppressione burocratica, la pace e la sicurezza nel mediterraneo. Ci teniamo a ribadire che per quanto riguarda la grave crisi in Siria, siamo fermamente contrari a qualsiasi azione unilaterale: l’unica soluzione è quella dello storico riavvicinamento della Russia con l’Alleanza Atlantica. Intorno a questi temi è necessario formare un governo che faccia cose, e non sia bloccato da veti: il centrodestra è pronto a farsi carico di questa responsabilità unitariamente, formando un governo forte e di lunga durata. Ci aspettiamo dal Movimento 5 Stelle altrettanta responsabilità nei confronti del paese: se continuasse il gioco di tattiche, di no e di veti la speranza di cambiamento espresso dalle urne sarebbe subito disattesa».

ore 18.08. Consultazioni per il governo, Salvini legge un comunicato del centrodestra. A conclusione del colloquio con il presidente della Repubblica, il leader della Lega Matteo Salvini legge un comunicato della coalizione di centrodestra, di cui fanno parte anche Forza Italia e Fratelli d’Italia.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / UFFICIO STAMPA QUIRINALE / PAOLO GIANDOTTI)

 

ore 18.05. Consultazioni per il governo, tweet e foto di Berlusconi. Anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, come il segretario della Lega, ha pubblicato un messaggio sui social network, su Twitter: una foto del colloquio con il presidente della Repubblica.

 

 

ore 17.50. Consultazioni per il governo, Salvini su Facebook: «Rimanete sintonizzati!». Come già capitato il 5 aprile durante il primo giro di consultazioni al Quirinale, qualche minuto prima dell’incontro al Colle è stato lanciato un messaggio dalle pagine social del leader della Lega Matteo Salvini. «Ora al Quirinale, nuovo incontro con il Presidente della Repubblica, rimanete sintonizzati!», è quanto scritto sulla bacheca Facebook del segretario del Carroccio, postando il link della diretta web.

ore 17.35. Consultazioni per il governo, centrodestra unito a colloquio da Mattarella. È cominciato l’incontro di Sergio Mattarella con i rappresentanti delle forze politiche dello schieramento di centrodestra, che al primo giro di consultazioni, il 4 e 5 aprile, si era presentato diviso. Della delegazione fanno parte: i due capigruppo di Senato e Camera di Fratelli d’Italia, Stefano Bertacco e Fabio Rampelli, accompagnati dalla leader Giorgia Meloni; i due capigruppo di Forza Italia a Palazzo Madama e Montecitorio, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini, accompagnate da Silvio Berlusconi; i capigruppo della Lega, il senatore Gian Marco Centinaio e il deputato Giancarlo Giorgetti, accompagnati da Matteo Salvini.

ore 17.25. Consultazioni per il governo, dopo il Pd alle 17.30 il centrodestra e alle 18.30 il M5S. Dopo il colloquio della delegazione del Partito Democratico sono attesi al Quirinale dal presidente della Repubblica nell’ambito del secondo giro di consultazioni per la formazione di un governo i vertici della coalizione di centrodestra, che si presenta unita a differenza degli incontri di una settimana fa, alle 17.30, e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, alle 18.30. Domani chiuderanno il giro di consultazioni i colloqui del capo dello Stato con i presidenti delle Camere e il senatore a vita Giorgio Napolitano.

ore 17.10. Consultazioni per il governo, Martina (Pd): «Se qualcuno vuole cambiare alleanze lo dica». Il segretario reggente del Pd Maurizio Martina dopo l’incontro al Colle ha anche parlato della crisi siriana, delle reazioni e delle posizioni sulla politica estera, affermando: «Noi non possiamo non esprimere anche in questa circostanza la nostra preoccupazione forte per la vicenda molto particolare della crisi siriana e per certe reazioni a quella vicenda anche da parte di alcune forze che hanno prevalso il 4 marzo. Se qualcuno intende cambiare il quadro delle alleanze che l’Italia ha sempre avuto, deve dirlo chiaro agli italiani. Noi rimaniamo saldamente nel quadro delle scelte che la cooperazione italiana ha sempre confermato».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA /ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 17.05. Consultazioni per il governo, Martina (Pd): «È inaccettabile il rinvio per aspettare le Regionali». parlando dopo il colloquio con il presidente della Repubblica a nome della delegazione Pd il segretario reggente dei Dem ha anche attaccato gli avversari per il loro attendismo. «Inaccettabile il rinvio» per la formazione di un governo «per aspettare le regionali», sono state le parole dell’esponente Dem.

ore 17.00. Consultazioni per il governo, Martina (Pd): «Basta balletti, tatticismi, personalismi e litigi». Dopo l’incontro con il presidente della Repubblica il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina ha ribadito la posizione già espressa nei giorni scorsi. Nel dettaglio il Pd ha ribadito l’impegno a «lavorare su alcune questioni prioritarie, fondamentali per il Paese». «Lo abbiamo ribadito oggi – ha detto il reggente – con grande convinzione: questa è la funzione fondamentale del nostro partito in un momento particolare come questo a maggior ragione». Martina ha poi invitato le forze che hanno vinto le Elezioni Politiche a mettere fine a «tatticismi», «personalismi» e «litigi».  «Occorre – ha detto – che le forze che hanno prevalso la smettano col tira e molla, le tattiche, i tatticismi, i personalismi estremi e la grande incertezza che stanno generando» dicendo se sono in grado di essere «all’altezza della situazione». E ancora: «Il Paese ha il bisogno di scelte chiare: chi ha prevalso ha il dovere di dire cosa vuol fare senza continuare con i balletti di polemiche pubbliche che nascondono solide intese di occupazione» di incarichi.

ore 16.50. Consultazioni per il governo, concluso incontro tra Pd e Mattarella al Colle. Si è concluso l’incontro tra la delegazione del Partito Democratico e il capo dello Stato Sergio Mattarella nell’ambito del secondo giro di consultazioni. Si attendono le dichiarazioni degli esponenti Dem ai giornalisti.

ore 16.40. Consultazioni per governo, in corso colloquio Pd-Mattarella. È in corso il colloquio tra la delegazione del Pd e il capo dello Stato Sergio Mattarella che ha inaugurato una fase cruciale delle consultazioni al Quirinale del 12 e 13 aprile. I due incontri più attesi sono quelli del centrodestra, che si presenterà al Colle uniti, e del Movimento 5 Stelle. Il M5S continua a dire no ad alcuna intesa con Forza Italia e Silvio Berlusconi. Gli azzurri, invece, chiedono, per poter aprire un confronto l’«accettazione esplicita e pubblica da parte del M5S – parole sella capogruppo al Senato Anna Maria Bernini – della basilare ed imprescindibile partecipazione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia alla coalizione di centrodestra»-

ore 16.15. Consultazioni per il governo, delegazione Pd a piedi al Quirinale. La delegazione del Partito Democratico è salita a piedi al Quirinale per il secondo giro di consultazioni dopo aver lasciato la sede del Nazareno. Il colloquio degli esponenti Dem con il presidente della Repubblica è programmato per le 16.30. Alle 17.30 poi il capo dello Stato inconterà il centrodestra unito e alle 18.30 i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Della delegazione Pd fanno parte il segretario reggente Maurizio Martina, i capigruppo di Senato e Camera dei deputati, rispettivamente Andrea Marcucci e Graziano Delrio, e il presidente del partito Matteo Orfini.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ANGELO CARCONI)

 

ore 16.05. Consultazioni per il governo, secondo De Petris (Leu) non ci sarà terzo giro di colloqui al Colle. Ci sarà un terzo giro di consultazioni del presidente della Repubblica per la formazione di un governo? È uno delle domande alle quali il mondo della politica cerca di dare una risposta in queste ore. Secondo l’esponente di Liberi e Uguali Loredana De Petris domani il capo dello Stato farà un «passo». «Mattarella – ha dichiarato la senatrice parlando a Radio Cusano Campus – non mi è parso molto sereno. È evidente che la situazione, anche per lo scenario drammatico a livello internazionale, rende ancora più preoccupante lo stallo politico nel nostro Paese. Secondo me non ci sarà un terzo giro di consultazione, ho l’impressione che domani qualcosa accadrà e il Presidente un passo lo farà. Serve un piano straordinario per il lavoro, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze. A noi interessa confrontarci sui temi, ovviamente con un confine: non siamo disposti ad appoggiare un governo col centrodestra».

ore 15.40. Bernini: (Fi) ribadisce: «Con il M5S solo se accetta la partecipazione di Berlusconi al centrodestra». Fuori Palazzo Grazioli dopo il vertice del centrodestra anche la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini ha confermato su un eventuale trattativa con il M5S quanto dichiarato poco prima ai cronisti dalla presidente del gruppo azzurro della Camera Mariastella Gelmini. «La trattativa per la formazione di un governo tra centrodestra e M5S potrà avvenire solo attraverso l’accettazione esplicita e pubblica da parte del Movimento cinque stelle della basilare ed imprescindibile partecipazione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia alla coalizione di centrodestra».

ore 15.35. Centrodestra, al vertice a Palazzo Grazioli anche Giorgetti e La Russa. Ci sono tutti gli esponenti di primo piano di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia al vertice del centrodestra in corso a Palazzo Grazioli prima di andare uniti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito del secondo giro di consultazioni per la formazione di un nuovo governo. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è arrivata alla riunione accompagnata da Ignazio La Russa. Il leader leghista Matteo Salvini è arrivato invece accompagnato da Giancarlo Giorgetti.

ore 15.15. Gelmini (Fi): «Una trattativa con il M5S solo se riconosce Berlusconi». Prima del vertice del centrodestra gli esponenti di Forza Italia rimarcano le distanze tra partito azzurro, coalizione e Movimento 5 Stelle. Il capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini lasciando Palazzo Grazioli ha dichiarato: «Parteciperemo a un governo solo se ci sarà una dichiarazione esplicita e chiara del Movimento 5 stelle perché ci sia pari dignità per tutto il centrodestra, se no la trattativa non può nemmeno iniziare». Fi quindi chiede «una dichiarazione formale del M5S di inclusione di tutto il centrodestra per una partecipazione piena da parte di Forza Italia e Berlusconi».

ore 15.05. Centrodestra, vertice del centrodestra prima di salire insieme al Colle. Una delle principali novità del secondo giro di consultazioni al Quirinale rispetto ai colloqui con il presidente della Repubblica del 4 e 5 aprile riguarda la compattezza del centrodestra. Questa volta i tre partiti di centrodestra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, saliranno insieme al Colle e avranno, quindi, una voce unica davanti al capo dello Stato. È una risposta anche alle ipotesi di spaccatura della coalizione, dopo l’invito dei M5S rinvolto alla Lega per provare a trovare un’intesa. Sarà interessante scoprire chi dei tre leader prenderà la parola dopo l’incontro con Sergio Mattarella. Il vertice Salvini-Berlusconi-Meloni a Palazzo Grazioli in programma alle 5 prima di andare al Quirinale serve certamente per chiarire ogni mossa da compiere.

ore 14.45. Consultazioni per il governo, perplessità di Mattarella sulle reazioni dei partiti alla crisi siriana. Dalle dichiarazioni degli esponenti politici che sono saliti al Quirinale stamattina (i gruppi Per le Autonomie, Misto e Leu) per il secondo giro di consultazioni non sono emerse le posizioni eventualmente espresse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma si è parlato più volte di preoccupazione per la necessità di affrontare in maniera autorevole con un nuovo governo in carica la vicenda delle tensioni in Siria. La presidente del gruppo Per le Autonomie del Senato, Juliene Unterberger, ha parlato di perplessità del capo dello Stato sulle reazioni delle forze politiche in Italia dopo la crisi siriana. Dunque, una spinta a superare lo stallo politico e a trovare quindi l’intesa per una maggioranza e un nuovo governo, capace di affrontare le questioni internazionali, potrebbe arrivare proprio dalla politica estera.

ore 14.20. Pd, riunione della delegazione prima di salire al Colle. I componenti della delegazione Pd, il segretario reggente Maurizio Martina, i capigruppo di Senato e Camera Andrea Marcucci e Graziano Delrio, e il presidente Dem Matteo Orfini faranno il punto prima del colloquio con il presidente della Repubblica al Quirinale. All’incontro prima delle consultazioni al Colle parteciperà anche il coordinatore della segreteria Pd Lorenzo Guerini.

ore 13.40. Centrodestra, alle 15 vertice Salvini-Berlusconi-Meloni a Palazzo Grazioli. È stato confermato un vertice della coalizione di centrodestra è confermato per oggi alle 15. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si incontreranno a Palazzo Grazioli a Roma, la residenza romana del leader di Forza Italia, prima di salire al Quirinale per il secondo giro di consultazioni.

ore 13.35. Le tre ipotesi in campo: preincarico a Di Maio o Salvini, presidenti delle Camere, terzo uomo. Sembrano essere al momento tre le ipotesi in campo per la formazione di un nuovo governo, quando ancora è in corso il secondo giro di consultazioni del capo dello Stato. Sergio Mattarella al termine dei colloqui potrebbe affidare un preincarico ai due leader che hanno vinto le Elezioni Politiche del 4 marzo: a Matteo Salvini, capo della coalizione più grande, o a Luigi Di Maio, capo del principale partito. Ma è possibile anche un mandato esplosativo ad alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, elentta nelle liste di Forza Italia, che risulta favorita sul presidente della Camera Roberto Fico. Resta in campo anche l’opzione dell’incarico da affidare ad un terzo uomo, una figura terza rispetto ai due protagonisti delle trattative Di Maio e Salvini.

ore 13.05. Consultazioni per il governo, la composizione delle delegazioni di Pd, Fi, Lega, Fdi e M5S. La delegazione del Partito Democratico che salirà al colle alle 16 sarà composta dai due capigruppo di Senato e Camera, rispettivamente, Andrea Marcucci e Graziano Delrio, accompagnati dal segretario reggente del partito Maurizio Martina e dal presidente Matteo Orfini. Alle 17.30 per il centrodestra il capo dello Stato invece incontrerà: i due capigruppo di Senato e Camera di Fratelli d’Italia, Stefano Bertacco e Fabio Rampelli, accompagnati dalla leader Giorgia Meloni; i due capigruppo di Forza Italia a Palazzo Madama e Montecitorio, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini, accompagnate dal presidente del partito Silvio Berlusconi; i capigruppo della Lega, il senatore Gian Marco Centinaio e il deputato Giancarlo Giorgetti, accompagnati dal segretario del Carroccio Matteo Salvini. Infine alle 18.30 al Colle a colloqui ci saranno i capigruppo di Senato e Camera del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli e Giulia Grillo, accompagnati dal capo politico Luigi Di Maio.

ore 12.55. Consultazioni per il governo, dalle 16.30 colloqui di Pd, centrodestra unito e M5S. Il calendario delle consultazioni prevede incontri del presidente della Repubblica alle 16.30 con la delegazione del Partito Democratico, alle 17.30 con gli esponenti del centrodestra, quindi di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, e alle 18.30 con i vertici del Movimento 5 Stelle. Questo il calendario:

ore 16.30 – Gruppi ‘Partito Democratico’ del Senato e della Camera
ore 17.30 – Gruppi ‘Lega-Salvini Premier’, ‘Forza Italia’ e ‘Fratelli d’Italia’ del Senato e della Camera
ore 18.30 – Gruppi ‘Movimento 5 Stelle’ del Senato e della Camera

ore 12.35. Consultazioni per il governo: il punto della situazione dopo i colloqui di Autonomie, Misto e Leu. Con i colloqui della mattinata con Gruppo Misto di Camera e Senato, Autonomie e Liberi e Uguali si è chiusa la prima parte degli incontri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito del secondo giro di consultazioni per la formazione di un nuovo governo. Il gruppo Per le Autonomie (Svp-Patt, Uv) ha parlato di necessità di «dialogo con chi sostiene i valori europei» ed ha escluso un sostegno ad un governo M5S-Lega. Per quanto riguarda il Gruppo Misto Riccardo Nencini (Psi) ha chiesto un «governo subito per affrontare la crisi siriana». Emma Bonino (+Europa), anche lei alleata del centrosinistra, ha precisato che non ci sono margini per un appoggio al centrodestra. «L’Italia – ha poi detto parlando della situazione in Siria – deve rimanere nel quadro delle alleanze euroatlantiche e, in quella sede, partecipare senza ondeggiamenti pericolosi a discussioni sul se, come e quando intervenire». Ha detto chiaramente no alla fiducia al centrodestra anche Beatrice Lorenzin (Civica Popolare). Maurizio Lupi (Noi con l’Italia) ha sostenuto che dividere il centrodestra sarebbe un «gravissimo errore». La sinistra, infine, ha ribadito la richiesta di mettere al centro temi urgenti, come – ha elencato Pietro Grasso (Leu) – «la tutela del lavoro e la lotta alla poverta, il welfare e i diritti civili». Da Liberi e Uguali anche un no al «personalismo» e al «tatticismo» che sta caratterizzando il confronto tra le forze politiche in queste settimane. Nel pomeriggio si entra nel vivo del secondo giro di consultazioni (dopo la prima serie di colloqui del 4 e 5 aprile): Mattarella incontra Partito Democratico, centrodestra unito e Movimento 5 Stelle. Domani i presidenti delle Camere e l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano.

ore 12.00. Consultazioni per il governo, Grasso (Leu): «Trattare i temi urgenti come povertà e welfare». Alla fine dell’incontro con il capo dello Stato Pietro Grasso, in rappresentanza di Leu, ha riferito di aver ribadito a Sergio Mattarella le priorità programmatiche del suo gruppo: «Bisogna cominciare a trattare i temi più urgenti del Paese: la tutela del lavoro e la lotta alla povertà, il welfare e i diritti civili. Quanto all’economia aspettiamo la presentazione del Def. Su questi punti siamo disponibili a ogni confronto e dialogo».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 11.55. Consultazioni per il governo, Grasso (Leu): «No a qualsiasi personalismo». Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Pietro Grasso, ex presidente del Senato ed esponente di Liberi e Uguali ha espresso l’auspicio che si arrivi presto ad un’intesa tra le forze politiche per la formazione di un governo. «La crisi in Siria – ha detto Grasso ai giornalisti – rende necessaria un’accelerazione sulla soluzione della crisi, sul trovare intese e non attendere le elezioni regionali per poter stabilire i rapporti di forza all’interno all’interno delle coalizioni». L’ex presidente del Senato ha dunque invitato a superare «qualsiasi personalismo». «Speriamo che al più presto ci sia la responsabilità per trovare un’intesa di governo», ha concluso.

ore 11.45. Consultazioni per il governo, incontro Mattarella-Leu chiude le consultazioni del mattino. L’incontro tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e gli esponenti di Liberi e Uguali chiude la serie di colloqui programmati in mattinata. Il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica riprenderà nel pomeriggio. Al Quirinale alle 16.30 è atteso il Pd. Alle 17.30 la coalizione di centrodestra. Alle 18.30 il Movimento 5 Stelle.

ore 11.40. Consultazioni per il governo, in corso colloquio tra Mattarella e Liberi e Uguali. Dopo il gruppo Per le Autonomie del Senato, il Gruppo Misto del Senato e il Gruppo Misto della Camera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è ora a colloquio con i rappresentanti di Liberi e Uguali di Montecitorio. la delegazione della formazione di sinistra è composta da Federico Fornaro, presidente del gruppo parlamentare di Leu alla Camera, e Loredana De Petris, esponente della componente Leu del Senato, unitamente all’ex presidente del Senato Pietro Grasso, che per Liberi e Uguali è stato candidato premier alle Politiche del 4 marzo.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

ore 11.30. Consultazioni per il governo, Lupi (Nci): «Un errore dividere il centrodestra». L’ex ministro Maurizio Lupi, rappresentante di Noi con l’Italia, dopo il colloquio con il capo dello Stato per il secondo giro di consultazioni dopo il voto del 4 marzo ha detto che sarebbe un errore dividere lo schieramento di centrodestra. “Siamo stati eletti nel centrodestra. «Abbiamo espresso a Mattarella – ha riferito alla stampa – la necessità assolta di fare un passo avanti ed uscire dal retroscena per una assunzione di responsabilità». E ancora: «La legge elettorale prevedeva coalizioni per potersi candidare a governare il Paese. Una, quella di centrodestra, unita, ha la maggioranza relativa, e unita partecipa al compito che ci ha affidato Mattarella nel trovare una maggioranza. Dividerla sarebbe un gravissimo errore con veti che non si spiegano da parte di un partito che non ha vinto le elezioni».

ore 11.30. Consultazioni per il governo, Lorenzin (Cp): «Noi all’opposizione, nessuna fiducia al centrodestra». Dopo il colloquio del Gruppo Misto della Camera con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Beatrice Lorenzin parlando alla stampa ha chiarito che Civica Popolare, piccola componente del centrosinistra, non voterebbe la fiducia a un governo di centrodestra. «Noi siamo all’opposizione. Ma vediamo con grande preoccupazione – ha dichiarato – la situazione in Siria e credo che anche il posizionamento dell’Italia nello scacchiere internazionale richieda chiarimenti da parte di chi oggi si candida a guidare il Paese».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 11.15. Consultazioni per il governo, concluso colloqui al Quirinale di Lupi e Lorenzin. Si è concluso l’incontro con il capo dello Stato del gruppo Misto della Camera di cui fanno parte anche Beatrice Lorenzin, rappresentante di Civica Popolare, e Maurizio Lupi, di Noi con l’Italia. In precedenza erano saliti al colle il gruppo Per le Autonomie del Senato e il Gruppo Misto del Senato.

ore 10.55. Consultazioni per il governo, da Mattarella il Gruppo Misto della Camera. Dopo il gruppo per le Autonomie del Senato e il Gruppo Misto del Senato della Repubblica sono giunti al Quirinale per il secondo giro di consultazioni del capo dello Stato Sergio Mattarella anche i rappresentanti del Gruppo Misto della Camera dei deputati. La delegazione è composta da: Manfred Schullian, vicepresidente del Gruppo Misto e coordinatore della componente Minoranze Linguistiche, Maurizio Lupi, vicepresidente del gruppo e coordinatore della componente Noi con l’Italia, Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo e rappresentante della componente Civica Popolare AP-PSI-Area Civica e Alessandro Fusacchia, vicepresidente del gruppo e rappresentante della componente Più Europa-Centro Democratico.

 

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(Foto da archivio Ansa.
Credit immagine: ANSA / Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

ore 10.50. Consultazioni per il governo, Bonino (+Europa): «No a pericolosi ondeggiamenti dell’Italia». Parlando alla stampa dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Emma Bonino ha posto l’accento sulla situazione in Siria. «Nell’immediato, abbiamo accennato alla questione siriana. L’Italia deve rimanere nel quadro delle alleanze euroatlantiche e, in quella sede, partecipare senza ondeggiamenti pericolosi a discussioni sul se, come e quando intervenire, magari utilizzando gli strumenti del diritto internazionale, ivi compresa la Corte Penale Internazionale». La Bonino ha anche precisato che non ci sono margini per un accordo con il centrodestra.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 10.45. Consultazioni per il governo, Nencini (Psi): «Governo subito per affrontare la crisi siriana». Al termine dell’incontro del Gruppo Misto del Senato con Sergio Mattarella al Quirinale Riccardo Nencini ha riferito: «Abbiamo chiesto al presidente della Repubblica di accelerare sulla possibilità di far sì che venga presentata da chi ha vinto una proposta concreta, al di là delle schermaglie giornalistiche. Non ha senso aspettare le Regionali in Molise, anche la crisi siriana ci impone di fare rapidamente un Governo. Chi ha vinto deve presentare una concreta ipotesi di lavoro che non sia solo programmatica ma che si leghi a una concreta maggioranza».

ore 10.35. Consultazioni per il governo, al Quirinale in corso incontro con Nencini e Bonino. È in corso ora il secondo colloquio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito del secondo giro di consultazioni con formazioni politiche per la formazione di un governo. Dal capo dello Stato il Gruppo Misto del Senato, i senatori Riccardo Nencini del Psi ed Emma Bonino di Più Europa.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

ore 10.30. Consultazioni per il governo, Per le Autonomie: «Escluso sostegno a governo M5S-Lega». Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, uno dei rappresentanti del gruppo Per le Autonomie, Albert Laniece (Uv) ha sottolineato che «preoccupa questo stallo governativo» ed anche «la crisi siriana». «Il Paese abbia un governo con piene funzioni per rapportarsi con i Paesi coinvolti», ha aggiunto. Laniece ha anche reclamato per la Valle d’Aosta «un seggio al Parlamento Europeo e, ove riparta la stagione delle riforme, chiederemo l’inserimento del principio della previa intesa». la presidente del gruppo, Julia Unterberger (Svp), ha chiaramente escluso la possibilità di un sostegno al governo a Movimento 5 Stelle e Lega. «Dialogare con tutti, collaborare è un’altra cosa. Mi sentirei di escludere la fiducia a un governo M5S-Lega, che peraltro non avrebbe bisogno dei nostri voti. Supportiamo le forze europeiste in una prospettiva autonomista».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 10.20. Consultazioni per il governo, Per le Autonomie: «Dialogo con chi sostiene i valori europei». Al termine del primo colloquio del secondo giro di consultazioni al Quirinale, Julia Unterberger (SvP), la presidente del gruppo Per le Autonomie del Senato, ha comunicato: «Abbiamo ribadito la nostra disponibilità a dialogare con tutte le forze politiche che si dimostrano a favore della tutela dei valori europei e a tutela minoranze. Per noi è indispensabile che queste forze abbiamo un valore europeo ed è importante che l’Italia abbia un Governo italiano che rispetti i contratti internazionali e condivida i valori europei. Siamo fiduciosi che il capo dello Stato riesca a tracciare una linea di governo».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

ore 10.10. Consultazioni per il governo, dopo gli autonomisti alle 10.30 attesi Nencini e Bonino. Dopo il colloquio con il gruppo Per le Autonomie del Senato, alle 10.30 al Quirinale è atteso il Gruppo Misto del Senato. Il capo dello Stato incontrerà Riccardo Nencini, vicepresidente del Gruppo Misto e coordinatore della componente Psi-Maie-Usei ed Emma Bonino, coordinatrice della componente Più Europa.

ore 10.05. Ieri telefonata Di Maio-Salvini. L’intesa per la formazioni di un governo è ancora lontana ma sembrano essersi ridotte le distanze tra Movimento 5 Stelle e Lega, che oggi andrà al Quirinale insieme agli alleati di Fdi e Forza Italia, dopo una telefonata tra i leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Le due formazioni si sono accordate anche sul nome del deputato leghista Nicola Molteni per la presidenza della commissione speciale della Camera. Un chiaro segnale del disgelo è anche un comunicato congiunto, diffuso dai rispettivi uffici stampa, dove per la prima volta compaiono insieme i nomi di Di Maio e Salvini.

ore 9.55. Consultazioni per il governo, cominciati gli incontri di Mattarella. Il gruppo Per le Autonomie del Senato è arrivato poco fa al Colle per l’inizio del secondo giro delle consultazioni per la formazione del nuovo governo. Iniziano gli incontri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

 

ore 09.40. Consultazioni per il governo, al Quirinale il gruppo per le Autonomie. La prima delegazione politica attesa al Colle, quella del gruppo Per Le Autonomie del Senato (Svp-Patt, Uv), è composta da Juliane Unterberger, presidente del gruppo a Palazzo Madama, accompagnata da Philipp Achammer, presidente del partito Svp (Südtiroler Volkspartei) e da Albert Laniéce, vicepresidente del gruppo (Uv – Union Valdôtain).

ore 09.30. Consultazioni per il governo, alle 10 via ai colloqui. Alle 10 è programmato il primo colloquio al Quirinale nell’ambito del secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione di un nuovo governo. Al Colle salirà il gruppo Per le Autonomie del Senato. A seguire gruppo misto del Senato, gruppo misto della Camera e Liberi e Uguali. Nel pomeriggio poi, a partite dalle 16.30, il Partito Democratico, il centrodestra unito e il Movimento 5 Stelle.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 09.25. Consultazioni per il governo, intesa ancora lontana. Il secondo giro di consultazioni del capo dello Stato comincia in una situazione ancora poco o per nulla chiara circa la nascita di un nuovo esecutivo. Dopo i primi colloqui del 4 e 5 aprile i maggiori partiti non sono giunti a un’intesa per la formazione di una maggioranza. Il M5S aveva proposto a Pd e Lega un contratto di governo. I Dem fino ad ora hanno respinto ogni possibile trattativa. Ma sembra complicato anche un accordo tra pentastellati e centrodestra. La coalizione di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che alle elezioni ha ottenuto il 37% dei voti, a differenza della scorsa settimana si presenta oggi dal presidente della Repubblica unita con un’unica delegazione.

Cosa sono le consultazioni

Le consultazioni del presidente della Repubblica sono i colloqui preparatori che il capo dello Stato svolge per prassi istituzionale al Quirinale con i presidenti delle Camere e con i rappresentanti delle forze politiche presenti in Parlamento prima di affidare un incarico di governo. Il presidente incontra i vertici dei partiti per individuare un potenziale presidente del Consiglio e verificare se è possibile formare una nuova maggioranza di governo. Al Colle salgono il presidente del Senato della Repubblica, il presidente della Camera dei Deputati, gli ex presidenti della Repubblica e i capigruppo delle forze politiche delle due Camere. Sergio Mattarella dopo il voto del 4 marzo ha già ricevuto le delegazioni politiche. Un primo giro di consultazioni si è svolto infatti il mercoledì 4 e giovedì 5 aprile. E non è detto che il secondo giro di giovedì 12 e venerdì 13 aprile sia l’ultimo.

Il calendario del secondo giro di consultazioni

Il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica dopo le Elezioni Politiche si svolgerà in due giorni: giovedì 12 e venerdì 13 aprile. Il primo giorno Sergio Mattarella incontra tutti i vertici dei gruppi parlamentari di Camera e Senato. Il secondo giorno invece riceve l’ex capo dello Stato e senatore a vita Giorgio Napolitano, il presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Questo il calendario completo dei colloqui al Quirinale:

Giovedì 12 aprile
ore 10.00 – Gruppo ‘Per le Autonomie (Svp-Patt, Uv)’ del Senato della Repubblica
ore 10.30 – Gruppo Misto del Senato della Repubblica
ore 11.00 – Gruppo Misto della Camera dei deputati
ore 11.30 – Gruppo ‘Liberi e Uguali’ della Camera dei deputati
ore 16.30 – Gruppi ‘Partito Democratico’ del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
ore 17.30 – Gruppi ‘Lega-Salvini Premier’, ‘Forza Italia’ e ‘Fratelli d’Italia’ del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
ore 18.30 – Gruppi ‘Movimento 5 Stelle’ del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

Venerdì 13 aprile
ore 10.30 – Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano
ore 11.15 – Presidente della Camera, Roberto Fico
ore 12.00 – Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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