Conte spiega le restrizioni: “Preoccupati dalla possibile impennata della curva”

Il premier spiega il lockdown "a singhiozzo" per le festività, ma sui social molti criticano la vaghezza delle misure

18/12/2020 di Redazione

La conferenza stampa di Conte sulle restrizioni crea nuove polemiche. Non è solo la decisione del governo di istituire questa sorta di lockdown “a singhiozzo” dal 24 dicembre al 6 gennaio a scatenare le critiche sui social, ma anche la sensazione di confusione e spaesamento alla fine dell’intervento di Conte, che ha difeso il metodo a zone ma ha spiegato che ulteriori restrizioni sono necessarie per la “forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi posa subire un’impennata”.

LEGGI ANCHE > Gli errori che noi giornalisti commettiamo sulle misure del lockdown di Natale

I passaggi principali della conferenza stampa di Conte

“Il metodo a zone ha funzionato, abbiamo evitato il lockdown generalizzato”. Così il premier ha voluto promuovere il lavoro fatto dal suo governo negli ultimi mesi, spiegando che “nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell’area gialla” ma che “la situazione rimane difficile” come in tutta Europa. E proprio la paura che “nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un’impennata” sarebbe alla base della decisione di nuove restrizioni per le feste natalizie, arrivata al termine di vertici, incontri e discussioni. L’Italia per le feste di Natale infatti sarà zona rossa dalla vigilia fino alla Befana, con la sola eccezione di quattro giorni in “arancione” (28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021). Misure più restrittive di quelle attuali ma con la possibilità di visite di due non conviventi, under 14 esclusi. Di fatto una possibilità di andare da parenti e amici anche nei giorni rossi. Una misura, ha spiegato Conte, “che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”. Il premier ha poi aggiunto che nei giorni rossi saranno chiusi centri estetici, bar e ristoranti mentre resteranno aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Inoltre sarà consentito fare “attività motoria nei pressi della propria abitazione e sportiva all’aperto in forma individuale”.

Nei giorni “arancioni” invece ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo  e nei comuni fino a 5mila abitanti fino a 30 km, ma non nei capoluoghi di provincia mentre rimarranno chiusi bar e ristoranti, tranne che per asporto e consegne a domicilio, e il coprifuoco resta alle 22. Misure arrivate alla fine di un tira e molla estenuante nella maggioranza e che hanno dato al premier la possibilità di confermare che il 27 dicembre sarà il primo giorno per i vaccini in Italia, che non saranno però obbligatori, mentre per le scuole, ha spiegato Conte, “abbiamo programmato un recupero della didattica in presenza a partire dal 7 gennaio”.

Le reazioni sui social alla conferenza stampa di Conte

Tante le reazioni alla conferenza stampa di Conte, la maggior parte delle quali critiche un po’ per le restrizioni ma soprattutto per la complessità delle eccezioni nei giorni di zona rossa. E se i cittadini hanno in gran parte accusato il premier di mentire, riportando le varie giustificazioni dei precedenti lockdown, tanti anche i commenti di giornalisti e opinionisti, in gran parti critici sulla capacità comunicativa di Conte, che sicuramente non gode più dell’appoggio della maggioranza dell’opinione pubblica come nei primi mesi dell’emergenza.

Share this article