Conte: «Giusto ricevere critiche, ma le scelte non sono state indiscriminate»

La conferenza stampa del Presidente del Consiglio sul decreto ristori

27/10/2020 di Enzo Boldi

Giuste le critiche, perché siamo in democrazia, ma le scelte fatte dal governo sulla chiusura anticipata di molte attività non sono state indiscriminate e hanno una razionalità che rincorre l’obiettivo di abbassare la curva epidemiologica che ha ricominciato la sua imperante crescita dopo l’estate. Questa la sintesi della conferenza Conte su decreto ristori approvato nel pomeriggio dal Consiglio dei Ministri. Si parla di contributi a fondo perduto e indennità per i lavoratori, imprenditori e gestori delle attività toccate dalle ultime restrizioni.

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«Ora il nostro obiettivo è mettere sotto controllo la curva epidemiologica e mettere in sicurezza il Paese – ha detto Giuseppe Conte in conferenza stampa prima di lasciare la parola ai ministri Gualtieri e Patuanelli -. Le nostre scelte possono essere sindacate, ma non abbiamo agito in modo discriminato, non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti di altre, non ci sono attività di serie a e di serie b».

Conferenza Conte su decreto ristori, le scelte del governo

E quei fondi per tamponare la situazione economica delle attività toccate dalle nuove restrizioni, dovrebbero essere accreditate nel giro di poco tempo: «Confidiamo che già a metà novembre chi aveva già aderito al primo contributo del decreto Rilancio potrà avere i fondi direttamente sul conto corrente, quindi tutti gli altri». La cassa integrazione è stata prolungata per altre sei settimane, mentre il blocco dei licenziamenti è stato prorogato fino al 31 gennaio del 2021.

Le misure stringenti per abbassare la curva dei contagi

«Per contenere la curva è necessario limitare le occasioni di socialità. Solo così possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare assembramenti, diradare le occasioni di contatto non necessarie, alleggerire e favorire i sistemi di tracciamento e di contatto – ha proseguito il Presidente del Consiglio -. Non possiamo permettere che le persone vadano in palestra al ristorante senza timori, se invece rispettiamo queste misure abbiamo la possibilità di sperare di tornare a normalità a novembre».

(foto di copertina: da diretta video Governo.it)

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