Conte dice che non manderà la polizia a casa degli italiani
Tornano le conferenze stampa del presidente del Consiglio
13/10/2020 di Gianmichele Laino
Secondo Giuseppe Conte, in conferenza stampa e in diretta Facebook, l’Italia ha varato delle nuove misure per evitare che la situazione Coronavirus possa ulteriormente peggiorare nel nostro Paese: «Dobbiamo evitare di far piombare il Paese in un nuovo lockdown – ha detto Conte -, dobbiamo tutelare l’economia e la salute e dobbiamo predisporci a rispettare queste regole». Il presidente del Consiglio è tornato a parlare ai cittadini dalla sua pagina Facebook, come ai tempi del lockdown. E il risultato è sempre lo stesso: spiegare le nuove misure che l’esecutivo sta prendendo per arginare l’emergenza.
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Conferenza Conte: «Non manderò la polizia in casa»
Il presidente Conte ha poi elencato le nuove misure restrittive. Innanzitutto, l’obbligo di mascherina all’aperto: «Dobbiamo mantenere comportamenti corretti anche nelle abitazioni private – ha detto conte – perché il contagio passa sia per le situazioni familiari, sia per le situazioni in cui sono presenti amici. Se si ricevono ospiti, è opportuno indossare la mascherina. Inoltre, è importante limitare il numero di ospiti a sei persone. Non vanno fatte feste e party, sono tutte situazioni pericolose che possono farci sfuggire la situazione di mano».
Infine, Conte ha sottolineato un elemento importante, che era stato molto contestato in questi giorni: «Voglio essere chiaro: non manderemo la polizia a casa, perché la sfera privata deve essere importante e inviolabile da parte dello Stato». Giuseppe Conte ha poi ricordato le limitazioni nei locali pubblici, le limitazioni per gli operatori economici che organizzano feste e cerimonie. Il presidente del Consiglio, infine, ha parlato del divieto delle gite scolastiche e delle partite di calcetto o di altri sport di squadra amatoriali».
Conferenza Conte e la collaborazione con le altre forze politiche
Il presidente del Consiglio ha risposto ad alcune domande, sia per quanto riguarda la collaborazione con le forze di opposizione, sia per quanto riguarda la collaborazione con i presidenti di regione. «Noi monitoreremo tutti i dati, la curva del contagio – ha detto Conte -: misure più elevate non sarebbero proporzionate. Abbiamo fatto un patto con i cittadini: non possiamo prendere misure più severe di quelle legate alla situazione attuale. Al momento, ad esempio, la scuola sta andando meglio delle relazioni familiari e amicali. Per questo interveniamo in maniera molto mirata e, in alcuni casi, anche geograficamente localizzata».