Concerto Primo Maggio, l’emozionante monologo di Ambra Angiolini nella piazza vuota

Ambra Angiolini ha condotto per la terza volta consecutiva il concerto del Primo Maggio, la kermesse che ogni anno si tiene a Roma nella celebre sede di piazza San Giovanni in Laterano. Un evento gratuito che attira migliaia di persone, giovani e meno giovani, che nel giorno della festa dei lavoratori possono divertirsi ascoltando musica live. Quest’anno, però, com’è noto la situazione era diversa. L’edizione numero 30 del festival iniziato nel 1990 e organizzato dai tre sindacati confederati italiani, Cgil, Cisl e Uil, è stata decisamente inedita. Siamo ancora nei giorni del lockdown imposto dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus e per la prima volta, il primo maggio, piazza San Giovanni in Laterano era deserta, o quasi, durante il concerto.

LEGGI ANCHE –> Le polemiche contro l’attrice per il concerto del Primo Maggio 2019

A fare gli onori di casa ci ha pensato la presentatrice Ambra Angiolini. L’attrice ha introdotto la kermesse musicale con un monologo che in molti, sui social network, hanno definito emozionante. «Questa piazza non può fare a meno del lavoro, dei diritti e delle tutele e non ha senso starci così. Ma abbiamo la volontà di tornarci l’anno prossimo», ha detto Ambra Angiolini. «Però ci siamo anche accorti di quanta forza siamo capaci. In questo percorso, che vi terrà compagnia, di musica e domande, la prima domanda ve la voglio fare io. È una domanda che abbiamo fatto tante volte, ma che mai come in questo momento ha un peso totalmente diverso: come state?», ha detto dopo un lungo sospiro e con un sentimento ai limiti della commozione.

Molti utenti hanno commentato su Twitter il monologo di Ambra Angiolini: «Ambra con le lacrime agli occhi, quella verità che fa male», uno dei tweet. E ancora: «Il Concertone del Primo Maggio iniziato con Ambra visibilmente commossa a mostrare la cruda verità», «Le parole di Ambra Angiolini sono un pugno allo stomaco, necessario. Ce ne siamo accorti di quanto siamo fragili ma anche di quanto possiamo essere forti».

[CREDIT PHOTO: SCREENSHOT RAI3/CONCERTO PRIMO MAGGIO]

Share this article