Con quali strumenti digitali è stata organizzata la Staffetta dell’Umanità?
L'incontro fisico della Staffetta dell'Umanità è stato possibile sfruttando al massimo il potenziale di app e strumenti digitali
03/05/2023 di Ilaria Roncone
Quali sono gli strumenti digitali (quelli che abbiamo a portata di mano tramite i nostri smartphone ogni giorno) che sono stati utilizzati nell’organizzazione della Staffetta dell’Umanità di Michele Santoro (quella che lui, nell’intervista che ha rilasciato a Giornalettismo, ha definito la «staffetta dei giovani»)? Si tratta di applicazioni che utilizziamo ogni giorno, sistemi che – sfruttandoli nel modo giusto – possono portare alla concretizzazione in poco tempo di un evento che vedrà moltissime persone impegnate in un percorso di 4mila chilometri in varie Regioni dell’Italia domenica 7 maggio.
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Michele Santoro esplora il potenziale del digitale per uscire dal digitale
Parlando con Giornalettismo, Santoro non ha esitato a riconoscere come le tecnologie siano state fondamentali nell’organizzazione di questa staffetta. Tecnologie che, in tutte le loro forme, l’organizzazione si è vista a dover utilizzare ma che – secondo il giornalista – non hanno dettato nulla come succede, per esempio, con gli algoritmi sei social che conosciamo bene.
Quelli che, tanto per intenderci, quando cambiano sono in grado di dettare legge e di modificare approccio e lavoro delle tantissime professioni che, ormai, vi sono legate a doppio filo. Tra i punti più interessanti emersi c’è senz’altro la manifesta intenzione di riscoprire il reale poiché il virtuali ci ha intrappolati, ingabbiandoci nei meccanismi degli algoritmi e delle raccomandazioni.
Quali strumenti digitali per la Staffetta dell’Umanità
Partiamo dall’iscrizione e dalle istruzioni per partecipare all’evento: la casella mail e l’app di messaggistica Whatsapp sono stato e sono, per le persone coinvolte, i punti di riferimento dove ottenere le indicazioni più precise sul chilometro che dovranno percorrere il 7 maggio portando la bandiera arcobaleno. Tutte le informazioni generali su come funziona la marcia della pace si possono trovare negli approfondimenti dedicati sull’applicazione di Servizio Pubblico.
Per assegnare il percorso a ogni partecipante vengono utilizzate le app Google Maps e Mappe di iOS, dove «i punti da raggiungere saranno posizioni GPS identificate dalle applicazioni e verranno assegnati a ogni partecipante». Appena prima della partenza, alle 11, ogni partecipante dovrà raggiungere il punto che gli è stato assegnato e da lì «manderà un messaggio per segnalare la sua posizione a un numero di cellulare che gli sarà comunicato».
Per quanto riguarda il percorso che le persone – partendo tutte insieme alle 12 – faranno, sarà possibile seguirne l’andamento sull’applicazione Servizio Pubblico, su Il Fatto Quotidiano e sui canali social di Michele Santoro.