Autocertificazione vecchia, regole nuove: ecco come si compila

29/04/2020 di Redazione

Nell’attesa che si possa arrivare a leggere le FAQ pubblicate sul sito del governo e che riguardano le nuove regole pratiche di attuazione del dpcm del 26 aprile scorso, che prevede la fase 2 dal prossimo 4 maggio, dal Viminale filtra qualche voce sulla compilazione autocertificazioni. Sembra certo al 100% che non ci sarà un nuovo modulo ad hoc rispetto a quello fino a questo momento scaricabile dal sito del ministero dell’Interno, tuttavia ci sono delle linee guida che occorrerà seguire per non avere alcun problema agli eventuali controlli a cui saremo sottoposti.

LEGGI ANCHE > La nuova autocertificazione per il 4 maggio ancora non c’è

Compilazione autocertificazioni dal 4 maggio: come si fa

La principale novità per l’autocertificazione, rispetto alle giornate precedenti della quarantena e del lockdown, sarà quella delle visite ai congiunti: diverse indicazioni, alcune da Palazzo Chigi altre dal viceministro della Salute Sileri, hanno definito la cerchia di persone che sarà possibile andare a trovare, dai parenti, ai fidanzati, passando per gli amici di lunga data. Non sarà necessario, tuttavia, inserire il nominativo del congiunto interessato dalla visita.

Stando a quanto riportato da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, infatti, basterà compilare in maniera diligente il form con i propri dati personali e le proprie generalità (come si è fatto fino a questo momento) e successivamente barrare la casella alla voce ‘situazione di necessità’ anche per le visite ai congiunti (non importa che non ci sia questa impellente necessità o situazioni di eventuale emergenza). Resterà sempre valida l’indicazione in base alla quale occorrerà indicare l’indirizzo di partenza e quello di destinazione dello spostamento.

Compilazione autocertificazioni: cosa bisogna scrivere nel campo “a questo riguardo dichiara che”

La parte più ‘strana’ da compilare sarà il campo “a questo riguardo dichiara che…”, che andrà compilato con il grado di parentela del congiunto, senza necessità di indicare le sue generalità. Una scelta che dovrebbe puntare a tutelare la privacy e la segretezza del dato personale sensibile. Questo campo è stato da sempre quello lasciato maggiormente libero alle interpretazioni. Chiaro che anche in questo momento dove non ci sono indicazioni unanimi sui gradi di parentela dei congiunti che si andranno a visitare, l’operazione potrà essere più complessa rispetto al solito.

Le linee guida del governo e del Viminale, tuttavia, interverranno per fare chiarezza, dando indicazioni sia ai cittadini che si sposteranno, sia alle forze dell’ordine che controlleranno.

Share this article