La maggioranza rianima Salvini sulle commissioni, dopo che la Lega aveva «subito» lo scostamento di bilancio

Il governo non fa in tempo ad aggiungere alla casella dei successi quello del voto al Senato sullo scostamento di bilancio (passato con 170 voti, ben oltre la maggioranza assoluta) che subito deve fare i conti con una nuova grana, ovvero quella del rinnovo dei presidenti di commissione che, in due casi, non rispettano gli accordi interni tra i partiti di governo e vengono affidati clamorosamente alla Lega. Si tratta dei presidenti delle commissioni Agricoltura e Giustizia al Senato che, in contrasto con quanto stabilito, saranno ancora una volta di marca leghista. Le commissioni senato rischiano di creare qualche grattacapo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

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Commissioni senato, è successo un caos in maggioranza

Gianpaolo Vallardi e Andrea Ostellari del Carroccio riescono a spuntarla sui candidati della maggioranza, ovvero Pietro Lorefice del M5S e Pietro Grasso di LeU. Su quest’ultimo, in modo particolare, è diventata più evidente e rumorosa la spaccatura: LeU è l’unico partito della maggioranza di governo che è rimasto senza una presidenza di commissione e ciò ha portato il ministro della Salute Roberto Speranza ad abbandonare piccato i lavori del consiglio dei ministri, dopo aver ratificato la proroga dello stato d’emergenza.

Il ministro Speranza, rappresentante di LeU nell’esecutivo, avrebbe chiesto una rapida verifica interna dei rapporti in maggioranza e avrebbe lasciato il tavolo dopo aver risolto la questione di diretta sua competenza, ovvero la proroga dello stato d’emergenza a causa del coronavirus.

Commissioni Senato, Salvini ha esultato dopo una brutta giornata per la Lega

Il litigio tra le forze di maggioranza – che hanno fallito due commissioni su 14 al Senato a causa del voto segreto che ha alimentato i malumori interni e ha fatto emergere contrasti e spaccature che pubblicamente vengono negati – ha dato nuova spinta a Matteo Salvini e a tutta l’opposizione. Il leader della Lega ha detto: «Con il voto segreto vengono premiati il buon lavoro e la competenza della Lega. La maggioranza è in frantumi, saltato l’inciucio 5Stelle-Pd».

Una maggioranza in frantumi, secondo Salvini. Ma che in Senato era riuscita ad avere dieci voti in più rispetto a quanto necessario per far passare uno scostamento di bilancio non scontato. Insomma, dopo una prova di forza, ecco arrivare una clamorosa prova di debolezza difficile da digerire. E oggi, con il voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini sul caso Open Arms, la maggioranza è attesa all’ennesimo banco di prova. Quale anima prevarrà: il dottor Jekyll che ha approvato lo scostamento di bilancio o il Mr. Hyde che non ha preferito due componenti della Lega alla guida delle commissioni Agricoltura e Giustizia?

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