Si tratta senza alcuna ombra di dubbio di una domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita e che – più probabilmente – ci poniamo con una certa regolarità: come usare meno il telefono? Ci sono occasioni nelle quali ci rendiamo maggiormente conto della presenza quasi asfissiante dei device mobili nelle nostre vite, anche quando non li utilizziamo per lavoro. Stando fuori con gli amici o a tavola con la famiglia, durante le vacanze di Natale o le ferie, tutti ci siamo sentiti dire almeno una volta che non prestiamo attenzione a chi e a ciò che ci circonda – perdendo letteralmente pezzi di vita – per stare costantemente iperconnessi.
E proprio l’iperconnessione è una tematica attualissima se si considera che la traccia più scelta per la prima prova della maturità 2022 è stata proprio relativa a questo argomento. Il problema del vivere costantemente connessi e delle conseguenze che questo può avere nella vita di tutti i giorni, inoltre, è una tematica che preoccupa gli italiani di tutte le età: in primi si pensa agli effetti psicofisici importanti – che non devono mai essere sottovalutati e che hanno dato vita, nell’ambito lavorativo, a discussione sul diritto alla disconnessione anche in ambito europeo -.
La dipendenza da cellulare, inoltre, è un fenomeno diffuso e molto studiato in tutte le sue implicazioni. Di carne al fuoco ce n’è tanta e, se siete arrivati a leggere questo articolo, cercate qualche indicazione pratica su come utilizzare meno lo smartphone nella vita quotidiana. Vediamo insieme qualche trucco.
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Anche solo dando un’occhiata al “leggi anche” appena sopra questo paragrafo emerge la maniera massiccia in cui i cellulari – e ancora di più gli smartphone con connessione alla rete – sono presenti nelle nostre vite. Comunicazione, gioco, svago, informazione, formazione, utilizzo dei servizi della pubblica amministrazione: tutto è digitale e tutto si sta digitalizzando. Un presupposto importante: tutto questo è bene. Il processo di digitalizzazione della PA, per esempio, permetterà – una volta entrati nel meccanismo – di risparmiare moltissimo tempo e di fare meno file.
Anche avere a disposizione mille possibilità di svago e nuove conoscenze a portata di mano è cosa buona ma, come sempre, è l’abuso di uno strumento che lo porta a diventare un oggetto estremamente contestato fino a produrre conseguenze gravi nella vita delle persone. Con l’utilizzo eccessivo degli smartphone siamo già arrivati a questo punto. Ecco che allora è stato coniato un termine come dipendenza da cellulare – o nomofobia – che descrive quella paura di rimanere disconnessi dalla rete e dal contatto costante con tutto quello a cui abbiamo accesso tramite essa.
Come riconoscere la dipendenza da cellulare? Chi la sperimenta ha necessità di un contatto continuo ed esasperato con lo smartphone così da avere la sensazione di controllo costante sulla situazione. Ci si può cascare in molti modi diversi: c’è chi cade dipendente della sicurezza di essere rintracciabile in ogni momento, chi della necessità presunta di dare reperibilità h24 in ambito lavorativo. In cosa sfocia tutto questo? Considerata la dipendenza, c’è possibilità che si vivano ansia e depressione anche solo pensando all’assenza dello smartphone. Il tutto può sfociare in un generico malessere, portare irrequietezza fino anche a rendere il soggetto che ne soffre aggressivo.
Vediamo insieme qualche consiglio e qualche trucco – a volte davvero banale – che possa indicarci come usare meno il telefono favorendo una disconnessione sana.
Sembra un controsenso, visto il consiglio che abbiamo appena dato, ma un ragionamento logico dietro c’è- Esistono applicazioni create apposta per usare meno il telefono che – tra le altre cose – hanno come mira farvi smettere di utilizzare altre app. Vista l’estrema necessità di allontanarsi dai device e dalla connessione costante, di applicazioni per non usare il telefono ne esistono moltissime che fanno fare le cose più disparate. Dal blocco dei social alle notifiche silenziate si passa al piantare un albero e all’ascoltare musica.
Qualche nome utile da provare? C’è l’app Forest, per esempio, che si basa su un meccanismo semplice: si imposta la crescita di un albero digitale sul tempo che vogliamo trascorrere lontano dallo schermo. Controllare il telefono prima dell’orario settato significa uccidere l’albero. C’è OFFtime, che permette di silenziare in modo personalizzato le applicazioni a seconda della ragione per la quale l’avete scaricata. Anche Digital Detox Challenge, che sfrutta il meccanismo della sfida e degli obiettivi da raggiungere, può essere perfetta per chi intraprende questo viaggio volendo sfidare e battere i propri limiti.