Come segnalare rapidamente online i cartelloni pubblicitari discriminatori

Considerati i cartelloni di Pro Vita che girano online, è fondamentale conosce lo strumento che abbiamo a disposizione per segnalare la pubblicità transfobica e che opera qualsiasi altro tipo di discriminazione

06/10/2022 di Ilaria Roncone

Da diversi giorni sono aumentate le denunce online di persone e testate locali che riguardano una serie di cartelloni transfobici Pro Vita che risultano essere violenti sia nell’immagine che nel testo. Sono diverse le città in cui risultano essere presenti, più o meno grandi, e ci sono anche segnalazioni della presenza di questa pubblicità vicino a scuole (una arriva dalla città di Cesena, come riporta il Corriere di Bologna. Come segnalare la pubblicità transobica e perché è importante farlo? Partiamo dal presupposto che, un cartellone del genere, infrange la legge.

LEGGI ANCHE >>> Quando il sessismo nella pubblicità è questione di «non essere dello stesso avviso»

Perché i cartelloni transfobici Pro Vita infrangono la legge

Cosa si vede e cosa si legge nel cartellone? Partiamo dall’immagine, estremamente evocativa: al centro c’è un bambino palesemente a disagio, quasi sull’orlo del pianto e – ai lati – si vedono due mani. Alla sua destra compare la mano di un uomo con lo smalto arcobaleno che prova a metterli il rossetto, alla sua destra una mano femminile che prova a fargli indossare un fiocco. Non c’è bisogno di spiegare come un’immagine del genere possa far sentire chiunque la guardi – compresi i bambini delle scuole di fronte alle quali potrebbe essere stata affissa -.

Passiamo al testo, altrettanto inequivocabile: «Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. #stopgender. Firma ora la petizione. Inquadra il qrcode col cellulare oppure vai su …». Risulta molto semplice, per coloro che hanno dimestichezza con lo smartphone, fermarsi davanti a un cartellone e firmare la petizione. Petizione che, attualmente, ha raggiunto la quasi totalità delle 38 mila firme richieste. La petizione – che è online con la foto del cartellone a presentarla – è stata lanciata lo scorso 2 maggio.

Perché queste affissioni pubblicitarie infrangono la legge? Il testo del decreto legge 10 settembre 2021, n. 121 coordinato con la legge di conversione 9 novembre 2021 – noto ai più come decreto infrastrutture – prevede al 4bis: «È vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche».

Intanto la Cgil di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini  ha annunciato – in una nota – che «i manifesti riportano frasi come “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini” e l’hastag #Stopgender, promuovendo apertamente discriminazioni in base al genere e messaggi lesivi delle libertà individuali». Il sindacato ha fatto sapere di stare «valutando l’esposto in Procura per rimuoverli».

Come segnalare pubblicità transfobica e tutti i cartelloni discriminatori

Esiste – come abbiamo approfondito anche con Giovanna Cosenza, docente dell’università di Bologna specializzata in pubblicità e discriminazione di genere – l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) che dà la possibilità ai cittadini di segnalare le pubblicità che urtano la loro sensibilità e che (in un caso come quello che abbiamo citato all’inizio di questo articolo) vanno anche a infrangere la legge. Esiste un form apposito per segnalare pubblicità ingannevole e scorretta compilabile in una manciata di minuti.

Oltre ai dati della persona, occorre fornire quante più informazioni possibili sull’affissione (o sulla pubblicità online) che si sta segnalando: azienda, mezzo pubblicitario, luogo di affissione – più precise sono le informazioni e meglio è, quindi scrivere l’indirizzo specifico della città in cui c’è il cartellone è il modo migliore -.

(Immagine copertina via Twitter)

Share this article