Come proteggere le nostre informazioni dai data scraping su Facebook

Viste le mastodontiche fughe di dati delle grandi piattaforme nell'ultimo periodo, Facebook ha deciso di occuparsi di data scraping e di avvertire gli utenti su come proteggersi

16/04/2021 di Ilaria Roncone

Il data scraping preoccupa sempre di più viste anche le massicce fughe che ci sono state nell’ultimo periodo, da Facebook a Linkedin passando per Clubhouse. Si tratta di utilizzare degli specifici software per ottenere i dati che gli utenti forniscono alle pagine per poi utilizzarli per scopi poco puliti come tentativi di truffa (in particolare phishing e smishing). Facebook ha deciso di scendere in capo e occuparsi della questione data scraping Facebook pubblicando un articolo dal titolo “Come combattere il data sraping”.  Oltre a spiegare che cos’è il social di Mark Zuckerberg dice anche cosa sta facendo per contrastare la procedura e cosa i singoli utenti possono fare per proteggere i propri dati.

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Data scraping Facebook (e non solo) al centro del dibattito mondiale

Occuparsi di data scraping e di come contrastare questo fenomeno è diventato imperativo in un mondo in cui, ormai, riuscire a fare breccia nei sistemi di sicurezza delle piattaforme che più usiamo sembra essere diventato così facile. Facebook spiega che utilizzare l’automazione – ovvero dei software – per ottenere i dati in possesso del social va contro le regole. Queste informazioni però, a detta di Facebook, «sono disponibili in maniera diffusa per le persone comuni nell’utilizzo quotidiano di Facebook sia web che app». Gli scraper – che tradotto significa, letteralmente, i raschiatori – «non possono accedere o raccogliere dati dai nostri prodotti utilizzando mezzi automatizzati senza la nostra previa autorizzazione».

Gli scraper, però, provano a mimetizzarsi tra gli utenti cercando di celare quello che stanno facendo e andando ad imitare in tutto e per tutto il modo in cui le persone interagiscono e utilizzano le piattaforme. Facebook ha una serie di modi per identificare questi malintenzionati, sostenendo di investire «notevoli risorse alla lotta contro lo scraping non autorizzato sui prodotti Facebook» e di impiegare un team interno appositamente dedicato fatto di cento persone tra cui ci sono data scientist, analisti e ingegneri.

La ricerca del «giusto equilibrio»

Facebook spiega che occorre trovare il giusto equilibrio tra contrasto ai data scraper e garanzia agli utenti di poter utilizzare le piattaforme come meglio preferiscono. Si parla di «una varietà di approcci per affrontare il problema» e, per ora, il focus è posto sul rendere più complicato acquisire dati e più difficile trarne successivamente vantaggio. All’atto pratico Facebook limita la velocità di interazione, ovvero pone dei paletti al numero di volte in cui ogni utente può interagire sulle piattaforme in un dato lasso di tempo; un altro metodo è una limitazione nell’acquisizione dei dati così che le persone non ottengano più fati di quelli che sono effettivamente necessari per utilizzare le piattaforme.

L’articolo non scende nel dettaglio eccessivamente per evitare di fornire preziose informazioni agli scraper ma cercando di rassicurare l’utente fornendo anche una serie di modi tramite i quali può proteggersi. Non manca l’appello di Facebook ai governi perché facciano di più per contrastare il fenomeno dello scraping data e, dal canto suo, si impegna a disattivare account e presentare azioni legali contro gli scraper.

Come proteggere i propri dati Facebook

Il social propone anche alle persone di rendere più difficile l’utilizzo improprio delle loro informazioni andando a settare correttamente le impostazioni della privacy, a partire da chi può vedere le informazioni e chi può cercarle tramite il numero di telefono o, ancora, come le persone possono trovarle su Facebook. Nel Centro assistenza di Facebook, inoltre, si può trovare anche una pagina dedicata alla protezione dei propri dati. In linea di massima quello che tutti possiamo fare è verificare che le impostazioni della privacy sui nostri account Facebook siano in linea con le nostre preferenze.

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